Ma il cantiere è pronto a «salpare» dalla Liguria matrigna

Sea Force One è il primo mega yacht firmato Amy, Cantieri Navali Lavagna e Mariotti, alias Francesco Ceccarelli e Marco Bisagno insieme. È venuto su nei cantieri di Genova, a Lavagna non c'era spazio abbastanza. «Ad ottobre di tre anni fa - ricorda Ceccarelli - nasceva la joint venture. E subito la commessa del Sea Force One. Siamo partiti con un'idea di primo modello e siamo arrivati a 54 metri». La gemella è già pronta con tanto di armatore mediorientale, mentre «nell'arco di un mese partiremo con un 58 metri per conto di una società greca». Progetti futuri? «Bisogna capire dove andremo - è laconico Ceccarelli - Tramite Amy possiamo costruire yacht anche di 200 metri, ma è nostra intenzione gravitare sui 100. Il mercato è in crescita, non risente di nessuna crisi e lievitano i metri. Per la nautica sta cambiando anche il modo di comunicare. Lo dimostra la partecipazione del Sea Force One alla Biennale. Una svolta epocale». Ma Ceccarelli ha piantata nel fianco la spina dei suoi Cnl: stabilimento con sfratto a Riva Trigoso e sede di Lavagna non sufficientemente grande per assorbire l'impennata del mercato. La questione va avanti da tempo: l'amministrazione di Sestri Levante vuole dotare Riva di passeggiata e verde attrezzato, quindi smantellare i capannoni sulla spiaggia dei Cnl. Insostenibile per l'azienda le ipotesi di spostamenti in altre aree, ergo non resta che fare i bagagli verso lidi più generosi, anche fuori Liguria. Non prima però di ricorrere al Tar Liguria. Che dà ragione al Comune. E Ceccarelli va al Consiglio di Stato: «Stiamo aspettando la sentenza - spiega l'a.d. - se perdiamo salutiamo la Liguria». Ma resta l'opzione Lavagna, nel senso che è in itinere il progetto, di fianco al porto, di un'area di colmata in grado di accogliere realtà imprenditoriali legate alla cantieristica e alla nautica da diporto.

Dalla Provincia assicurano piena collaborazione e tavoli di lavoro, entro tre anni si potrebbe far tutto. Ceccarelli abbozza: «Siamo in attesa». Ma il mercato galoppa e il Tigullio e la Liguria rischiano un marchio di prestigio.

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