Cantine con i topi Ma l’Ater fa pagare la derattizzazione

Petrella (An): «Nei sotterranei anche pulci e blatte L’ultima bonifica quattro anni fa eppure in bolletta figura l’igiene ambientale»

Enza Colagrosso

Quando l’Ater non c’è, i topi ballano. E anche le pulci e gli scarafaggi. Accade negli stabili dell’Ater di via delle Vigne Nuove nel IV municipio, quello in cui vive anche Bruno Petrella, vicepresidente vicario della Provincia di Roma ed esponente di An. È lui che racconta questa vicenda di igiene e burocrazia. Negli stabili di via delle Vigne Nuove ogni anno si ripete la stessa storia: le cantine con il caldo estivo vengono invase da pulci, scarafaggi e topi. Quest’anno a peggiorare tutto hanno pensato le piogge frequenti e abbondanti, che hanno sovraccaricato le fogne, che in quegli stabili passano proprio dentro le cantine. Così, è bastato poco perché dai tombini fuoriuscissero acque nere e chiare e con esse i topi e gli scarafaggi che, uniti alle pulci hanno reso le cantine veramente insalubri. L’acqua che ha inondato questi locali è stata aspirata ma nessuno è poi venuto a disinfestare e derattizzare i locali, rimasti regno degli animali.
«Sarebbe stato ovvio, a questo punto, l’intervento dell’Ater - sottolinea Petrella - anche perché l’unica disinfestazione fatta dall’ente risale a quattro anni fa e allora gli addetti ai lavori ci consigliarono di ripetere l’operazione almeno due volte l’anno». Quattro anni fa i condomini degli stabili Ater riuscirono a ottenere quell’unica disinfestazione con il gran rumore che fecero. Oggi però non sono solo infastiditi dagli animali malsani con cui condividono lo stabile, ma anche dall’assurdità delle bollette appena recapitate dall’Ater. «In queste infatti - continua Petrella - è stata aggiunta la voce relativa al costo della pulizia degli spazi e dell’igiene ambientale, pulizia che comprende tra l’altro anche la derattizzazione e disinfestazione. Quindi oltre a vivere in condizioni igieniche impensabili per una città come Roma, oltre a non ricevere nessuna assistenza, l’unica cosa che gli abitanti degli stabili Ater di via delle Vigne Nuove hanno ricevuti sono le richieste di pagamento per dei servizi mai erogati».
Ma se i condomini di questi stabili hanno deciso di sigillare le cantine per non far entrare gli animali negli appartamenti, sono costretti a convivere con altre difficoltà. Prima fra tutte la sporcizia che si è accumulata nel tempo nei sotterranei dei caseggiati che presentano delle grate a livello stradale. Anche questi dovrebbero esser bonificati dall’Ater, ma sono almeno 20 anni che nessuno li pulisce e i rifiuti accumulati raggiungono ormai più di un metro di altezza. Altro problema è il giardino condominiale: da sette anni il pozzo per irrigarlo è rotto e quindi le piante non ricevono acqua. Inoltre nessuno ha mai potato gli alberi tanto che i loro rami hanno raggiunto il quinto piano dei caseggiati e quando c’è maltempo c’è sempre il rischio che rompano le finestre o che cadano sulle persone. Per non parlare dell’illuminazione comune che è praticamente inesistente perché dopo 20 anni i fili sono tutti rotti e pericolosi».


Ora poi l’Ater è stata commissariata «e a maggior ragione - conclude l’esponente di An - non viene preso nessun provvedimento per cui tutto rimane così: i condomini con la cattiva manutenzione degli stabili e con pulci, topi e scarafaggi e l’Ater che continua a far finta di non saperlo tanto che invia le spese per servizi che non rende ai suoi condomini».

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