Alitalia ci avrà pure lasciato a terra qualche volta, ma non è che gli stranieri siano poi così più bravi di noi. Chiedere ai passeggeri del volo U22898 di ieri dellinglese Easy Jet. Partenza da Napoli, arrivo a Malpensa alle 14 e 35. Tutto sembra filare liscio, laereo è già sopra Milano alle 14. Solo che non può atterrare: sulla pista cè stato un piccolo incidente e per prudenza si comunica al pilota di stare in quota e aspettare il via libera.
Un normale inconveniente. Laereo è però proprio a corto di carburante. Deve scendere a terra per forza. E così il volo viene dirottato su Linate. Latterraggio avviene addirittura in anticipo, alle 14.20. Al Terminal 2 di Malpensa, intanto, parenti e amici dei passeggeri non sanno cosa pensare. Allimprovviso sul display è comparsa la scritta landed, arrivato, con accanto il messaggio «Dir. a Linate». È il caos. Tutti si dirigono verso il punto informazioni di Easy Jet. Ma non trovano nessuno. Di inglesi nemmeno lombra.
Che fare? In mancanza di comunicazioni, alcuni decidono di raggiungere Linate per andare incontro ai propri cari. Altri aspettano a Malpensa. Daniela è incredula. «Non ci dicono nulla - spiega -. Non sappiamo se dobbiamo andare a Linate o rimanere qui a Malpensa. Io ho mio figlio di 5 anni sullaereo». Solo alle 15 viene permesso a chi è a bordo di contattare i parenti. Nessuno è infatti ancora sceso dallaereo. Quella di Linate è solo una tappa prima di ripartire alla volta dello scalo varesino unora dopo, con una sorta di brevissimo volo interno. Peccato che non lo sapesse nessuno. E per una volta gli inglesi fanno peggio degli italiani.
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