da Milano
Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni che lo davano in uscita, ieri sera Berardino Libonati si è dimesso dalla carica di presidente dellAlitalia. Al suo posto il Tesoro ha indicato Maurizio Prato, attuale presidente e amministratore delegato di Fintecna, la società del Tesoro sotto la cui ala è posta Alitalia Servizi. Le dimissioni di Libonati hanno tuttavia sorpreso perché solo lunedì egli aveva detto che non cera incompatibilità con la vicepresidenza di Unicredit; la motivazione data alla rinuncia è ufficialmente legata alla conclusione (con un nulla di fatto) della procedura di vendita della compagnia, e con laprirsi di una nuova fase operativa dove saranno necessarie competenze tecniche più spiccate. Secondo alcune fonti, invece, Libonati avrebbe sottoposto al Tesoro il piano industriale «stand alone» elaborato dalla compagnia senza ottenere il via libera: di qui la rottura.
La comunicazione del nome di Prato è stata immediata, dando limpressione che il Tesoro si fosse già posto il problema dellavvicendamento. Prato sarà cooptato in consiglio già oggi e nominato presidente e amministratore delegato. Secondo il comunicato del ministero, spetterà ai nuovi vertici «individuare tempestivamente soggetti industriali e finanziari disponibili ad acquisire il controllo della società». Lazionista «valuterà con piena disponibilità le modalità tecniche di cessione del controllo che la società formulerà ai propri azionisti».
Gran commis di Stato, 66 anni, Prato è considerato un uomo vicino al presidente del Consiglio, Romano Prodi, avendo svolto gran parte della sua carriera allIri. Oggi è presidente e ad di Fintecna (oltre che di Grandi Stazioni) e in passato è stato per numerosi anni consigliere della stessa Alitalia: ragioni queste che connotano di continuità la sua nomina. Potrà essere in grado, tra laltro, di comporre le problematiche esistenti tra Alitalia Volo e Alitalia Servizi (essendo questa per il 49% di Fintecna). Va ricordato inoltre che egli partecipò, negli anni della presidenza di Domenico Cempella, al progetto e allavvio di Malpensa, lo scalo sul quale lAlitalia potrebbe fortemente ridimensionare la propria attività. La sua presenza al vertice, oggi, può dunque garantire scelte di equilibrio e di compromesso.
Il consiglio di amministrazione è convocato per stamattina alle 11. Il piano industriale passerà in secondordine rispetto allavvicendamento alla presidenza. È presumibile che il cda prenda in esame le linee guida del piano, rinviando i dettagli a settembre. Intanto Prato sonderà i possibili acquirenti: lincarico è stato reso ieri esplicito dal Tesoro, mentre prima non lo era stato nei confronti di Libonati.
Il ricambio al vertice, dopo cinque mesi soltanto (allAlitalia si sono succeduti quattro presidenti in tre anni), conferma la mancanza di idee chiare sul futuro della compagnia. Lunica certezza è lintento del governo di venderla: ma non si sa né come, né a chi, né quando.
In Borsa il titolo Alitalia ha recuperato il 3,61%. Ieri sono stati diffusi anche i dati sullindebitamento finanziario, che si è leggermente ridotto a 1,034 miliardi; stabile la cassa a 612 milioni.
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