Il caos delle firme: «Ecco tutti i cavilli trovati dai giudici solo sui nostri fogli»

«Ventimila firme controllate in due giorni. Un lavoraccio». Paolo Valentini, capogruppo del Pdl al Pirellone, è reduce da una maratona.
Avete spulciato le liste?
«Una per una».
E cosa avete scoperto?
«Che le nostre firme sono state tutte esaminate. Di fianco a ognuna c’è un segno o una crocetta».
Che c’è di male?
«Che tutte le altre, compresa quella di Penati, invece no. Per noi hanno usato la lente d’ingrandimento, per la sinistra la spanna milanese».
È due giorni che vi lamentate.
«C’è confusione nelle procedure».
Perché?
«Noi abbiamo avuto sempre di fianco un cancelliere e un rappresentante delle altre liste, loro hanno avuto in mano le nostre per 12 ore. Chissà cosa è successo alle schede. È questa la correttezza democratica?».
Ma di errori ne avete trovati?
«Su 4.200 firme di Penati, 824 sono irregolari».
Quindi nemmeno Penati avrebbe le 3.500 firme che servono?
«Non le ha».
Farete ricorso anche voi?
«Noi diciamo che le nostre firme sono regolari. Ma che se qualcuno fa ricorso, gli elenchi vanno verificati tutti».
La lista di Agnoletto ha moltissime firme.
«Molte irregolari. Anomalie sulle deleghe, errori di luogo e data che potrebbero farle cadere a decine».
Voi gli errori li avete fatti. Nessun rimorso?
«Abbiamo scritto Mariano C.se per dire Mariano Comense. Come sui cartelli stradali. È un buon motivo per eliminare delle firme?».
La forma.
«Nella lista Penati c’è scritto C.M. per dire Cassano Magnago. Eppure nessuno contesta».
Un’affermazione grave.
«Non mi sembra che sia stato usato lo stesso metodo».
Altri esempi?
«Un certificatore di Penati in un modulo ha segnato 24 firme. Poi c’era una riga libera. L’ufficio elettorale ne ha segnate 25, anche la casella vuota».
Dei Radicali cosa dite?
«Che Cappato la sera prima in televisione sapeva già quale sarebbe stato l’esito delle verifiche. Strano no?».
Penati dice che a raccogliere le vostre firme è stata una banda di cialtroni.
«Deve capire che nessuno è cialtrone.

Ma che qualcuno ha interpretato la leggi in modo diverso. Ci siamo tolti lo sfizio di dimostrarlo. Le liste delle firme sono tutte uguali. Non ci sono quelle giuste e quelle sbagliate».
E chi le ha raccolte?
«Funzionari che meritano rispetto. Sia i nostri che i loro».