Caos liste, Berlusconi contro Pd e Idv Lazio, la giunta ricorre alla Consulta

Il premier non fa sconti all'opposizione e torna ad attaccare Di Pietro e il Pd, divisi dopo l'attacco dell'ex pm a Napolitano. "E' ancora il momento di fare una scelta di campo, tra il governo che risolve le emergenze e fa le riforme e una sinistra, ammanettata a Di Pietro, che sa solo dire di no e seminare pessimismo e catastrofismo". Intanto nel Lazio la giunta fa ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto "salva liste"

Caos liste, Berlusconi contro Pd e Idv 
Lazio, la giunta ricorre alla Consulta

Roma - Il premier non fa sconti all'opposizione e torna ad attaccare Di Pietro e il Pd, divisi dopo l'attacco dell'ex pm a Napolitano che ha messo in gave difficoltà Bersani. "E' ancora il momento di fare una scelta di campo, tra il governo che risolve le emergenze e fa le riforme e una sinistra, ammanettata a Di Pietro, che sa solo dire di no e seminare pessimismo e catastrofismo, una sinistra che vuole uno stato di polizia dominato dall'oppressione giudiziaria e tributaria". E' questo l'affondo di Berlusconi nel messaggio video, registrato, trasmesso oggi all'incontro pubblico promosso dal Pdl, a Torino. "In due anni questo governo ha fatto cose clamorose - dice Berlusconi nello spot - risolvendo il problema dei rifiuti a Napoli e in Campani, dando abitazioni nuove e confortevoli a quasi 40 mila abruzzesi, aiutando le imprese e tutti quelli che hanno perso un lavoro, estendendo gli ammortizzatori sociali agli autonomi". "Se la sinistra tornasse al governo - dice il presidente del consiglio nel video - rimetterebbe l'Ici, raddoppierebbe la tassazione di Bot e Cct, spalancherebbe le porte agli immigrati per rovesciare la bilancia elettorale".
Concetti che ha veva già sottolineato in giornata nell'intervento telefonico ad una manifestazione del Pdl campano a sostegno del candidato del Pdl alla presidenza della Regione, Stefano Caldoro.

"La Campania non è più un feudo rosso" Berlusconi è fiducioso su una vittoria del Pdl in Campania. Lo ha detto a candidati e militanti del partito . Salutato da una ovazione, Berlusconi, rivolgendosi al coordinatore regionale Nicola Cosentino ha detto: "Credo che dobbiate essere veramente sereni perché i cittadini campani hanno già capito che c'é bisogno di un cambiamento. La Campania non è già più un feudo rosso. Qui governiamo 180 comuni e tre province, cioé l'80% dell'elettorato che ha compreso da che parte stare". "Adesso - ha concluso Berlusconi - la Campania attende solo il colpo finale e cioé la vittoria di Stefano Caldoro".

"Sintonia con il governo" Berlusconi chiede omogeneità tra le nuove giunte regionali ed il governo centrale e chiama alla mobilitazione gli elettori del centrodestra campani: "Con noi al governo nelle giunte regionali ci sarebbe una sintonia con il governo nazionale ed un'ampia collaborazione. Sarebbe possibile quindi attuare quel Piano Casa che tutti attendono, snellire le procedere burocratiche, diminuire le tasse e riuscire ad ottenere l'apertura delle imprese in un solo giorno".

Per Berlusconi governi di centrodestra omogenei al governo nazionale realizzerebbero la riforma della sanità con l'abolizione delle liste d'attesa. "Inoltre - ha detto il premier - le nostre regioni riprenderebbero a mettere a dimora gli alberi, creerebbero più verde e piste ciclabili per rifare dell'Italia il giardino d'Europa".

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