Capecelatro: insegno ai milanesi la storia di Napoli

Sorride Edmondo Capecelatro a sentirsi definire un alfiere della storia e cultura napoletana a Milano. Nonostante la ben nota attività istituzionale, Capecelatro preferisce essere ricordato come docente Unitre di "Storia di Napoli", e per la sua passione: portare a Milano un pezzo di Napoli. Cercare momenti di confronto, organizzare dibattiti e spettacoli teatrali, collaborare a riviste (una vera chicca la rubrica «Un napoletano a Milano» sulla testata online Milanoweb) sono solo alcuni dei progetti in cui è coinvolto. Nel suo libro «Sogno Napoletano» fa vestire a Napoli i panni di un «vecchio povero» ma non dimesso. «Napoli ha avuto una sua parabola storica -dice Capecelatro, che ha appena terminato un libro su Totò scritto a quattro mani con Daniele Gallo- Ha vissuto in passato momenti di splendore. Parlo soprattutto della Napoli illuminista, riferimento culturale europeo. Ancora nell'Ottocento la città manteneva un suo senso artistico e culturale. Con il ’900 Napoli si inaridì, assumendo l'aspetto di una persona ormai vecchia. Anche se non dimessa, perché la città non si lascia andare». Si apre in Unitre un nuovo anno accademico, ricco di progetti. Capecelatro dedica all’insegnamento una grande passione.

«Coordino una serie di incontri culturali su temi di società, storia, religione, costume, e un Invito alla lettura che si articolerà in una serie di date dedicate a libri di scrittori emergenti. Poi c'è il Progetto Napoli, che abbiamo inaugurato il 19 settembre, San Gennaro, presso il Teatro Sala Ariberto, acanto alla sede Unitre, e che proseguirà fino a maggio».

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