«Saremmo felici se David restasse, ma gli accordi sono accordi». Non usa giri di parole Adriano Galliani. L'ad del Milan, ribadendo la stima per il giocatore, lancia un messaggio diretto all'inglese: tu chiedi ai Los Angeles Galaxy di liberarti, poi ci pensiamo noi. «David è un loro giocatore. Ma se decidessero di venderlo allora lo accoglieremmo a braccia aperte». E sarebbero tutti felici, compreso Carlo Ancelotti. Il tecnico del Milan, rispondendo al collega americano Bruce Arena che ha accusato il Milan di rubare il giocatore, direbbe sì: «Arena parla a vanvera, siamo un club serio». Ma se Beckham rimanesse, l'assenza di Gattuso sarebbe meno problematica del previsto.
E mentre il Milan si interroga sulla possibilità di trattenere l'inglese, un consiglio indiretto gli arriva da Fabio Capello. Il ct della nazionale inglese, ospite alla trasmissione di Piero Chiambretti su Italia 1, ha ricordato che Beckham «sta benissimo, merita la convocazione. È un serio professionista e un esempio per i giovani». Non a caso Capello è tornato in Italia per osservare da vicino il centrocampista, stasera sarà a San Siro proprio per lui. «Nel Milan gioca al posto di Gattuso e non è una cosa strana: non è un incontrista ma, pur non avendo il passo di una volta, tatticamente è prezioso». E poi un avvertimento: «Se non fosse venuto al Milan, non avrebbe giocato e non lo avrei convocato». Come a dire, anche Beckham può guadagnarci nel rimanere a Milano.
Capello, incalzato da Chiambretti, ha anche parlato a ruota libera del calcio nostrano. L'Inter, a suo modo di vedere, «è ancora un cantiere», mentre pensa che «Panucci se ne andrà: è l'unico amico che ho nel calcio, effettivamente è un po' pazzerello».
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