La capitale dei divieti: dal kebab fuorilegge ai parchi no smoking

Alcol, kebab, rumori, fumo nei parchi. E poi prostitute, accattoni, writers, stupefacenti, cortei. Ecco l’elenco di tutto quello che non si può fare a Milano, la capitale dei divieti. Chiamatele ordinanze, leggi, provvedimenti, misure di controllo contro il degrado, per l’ordine pubblico, la salute dei cittadini o quella dei bambini. Una cosa è certa: la lista delle regole da rispettare è lunghissima. Nell’ultima settimana se ne sono aggiunte altre due. Il divieto di fumare nei parchi cittadini, proposta dall’assessore alla salute Giampaolo Landi di Chiavenna che punta ad un «progetto integrato di riqualificazione delle aree verdi» e ha già pensato di iniziare la sperimentazione dalle aree riservate ai bambini.

E da ieri sera le guardie armate contro alcol, spaccio e il consumo di droghe leggere all’Arco della Pace, una delle zone più vive nelle estati milanesi. Senza contare l’obbligo per i kebab e i take away di abbassare le serrande all’una di notte per evitare schiamazzi e capannelli che disturbano la quiete pubblica.

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