da Milano
Sarà un testa a testa tra le 2 grandi banche italiane: chi presenterà il bilancio 2006 con più utili? Unicredit o Intesa Sanpaolo? Di certo saranno per entrambe cifre record: oltre i 5 miliardi. Il vincitore si saprà entro un mese quando, tra il 21 (Unicredit) e il 23 marzo (Intesa), si riuniranno i consigli per lok al progetto di bilancio. Ma la stagione dei numeri bancari parte già questa settimana, giovedì, con il cda Capitalia.
Lindomani, a Milano, lad Matteo Arpe presenterà al mercato i risultati 2006, arrivando come ormai consuetudine «primo», con un mese di anticipo sugli altri big. Gli analisti si aspettano utili in crescita, rispetto ai 1.028 milioni del 2005, verso quota 1.100. Questo lordine di grandezza che Arpe presenterà alla comunità finanziaria, pronta a tributargli lapprezzamento che lad raccoglie sempre sul mercato. E che potrebbe rappresentare per Capitalia loccasione di una tregua al vertice, dopo le recenti tensioni tra il presidente Geronzi e il giovane ad. Un contrasto che, alla luce dei risultati di gestione, appare forse più «generazionale» che riferibile alla realtà dei numeri.
Nessun contrasto, invece, per Alessandro Profumo in Unicredit, che si prepara a presentare il primo bilancio riferibile a un intero anno con Hvb. E dallutile in gran parte proforma del 2005 di 3,4 miliardi, il consenso degli analisti si aspetta 5,4-5,5 miliardi di profitti. Per tutte le banche le stime sul 2006 sono complicate dagli Ias (nuovi criteri di redazione dei bilanci) e dagli effetti delle fusioni effettuate (in termini di costi di ristrutturazione e di attivazione delle sinergie). Un discorso particolarmente valido per Intesa Sanpaolo: la Superbanca è stata varata a gennaio per cui il bilancio 2006 sarà giocoforza un proforma, da confrontare allo stesso modo con quello del 2005, che presentava utili netti per 4,9 miliardi. Scontato il superamento di quota 5, dunque, ma attualmente sono pochi gli analisti che si sbilanciano. A seconda del metodo di calcolo le stime subiscono forti oscillazioni, tra i 5 e i 6 miliardi e pure oltre.
Il cda di Mps approverà il conto economico in mezzo ai due big, il 22 marzo. In attesa di conoscere il suo futuro sul fronte delle aggregazioni, Giuseppe Mussari, al primo bilancio della sua presidenza, dovrebbe presentare ai soci un bel balzo degli utili, dai 790 verso i 950 milioni. Bisognerà vedere quanta parte di questi è da attività di gestione, quanta invece per operazioni straordinarie.
La quinta banca italiana, per capitalizzazione, è una Popolare: il Banco Verona-Novara, in attesa di fondersi con la Bpi. Lappuntamento è per il 20 marzo e anche in questo caso sarà una pioggia di utili: da 600 a 900 milioni secondo le previsioni.
A conferma che, complici le fusioni, gli Ias, ma soprattutto la ripresa del ciclo economico, il 2006 sarà ricordato come un anno speciale, nel quale le sole prime 5 banche italiane si porteranno a casa profitti netti per 14 miliardi.
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