«Capitalia cerchi un partner»

da Milano

Capitalia non può continuare a crescere da sola, deve pensare a una alleanza. Rijkman Groenink, presidente di Abn Amro, principale azionista della banca, è tornato ieri alla carica per rimettere sul tavolo dell'istituto capitolino il tema delle alleanze, dopo che venerdì l’ad Matteo Arpe era sembrato frenare su eventuali aggregazioni («Non abbiamo fretta»).
Rimasta sola dopo aver rifiutato il corteggiamento di Intesa e aver detto no, come ha rivelato a settembre il suo presidente, Cesare Geronzi, anche alla proposta di un'aggregazione arrivata proprio dal gruppo olandese la banca deve ora riconsiderare la sua linea d'azione. «Dovrà rivedere la strategia stand alone», ha osservato Groenink, a margine di un convegno per i 120 anni della nascita di Banca Sella, senza peraltro fornire indicazioni, in particolare, sull'ipotesi che una aggregazione possa passare attraverso un asse con la banca padovana, controllata dalla stessa Abn. «Finora è stata una strategia molto efficace per ristrutturare la banca e renderla più profittevole, ma Capitalia dovrà cambiare come tutte le altre banche italiane», ha dichiarato Groenink .


Quanto ai vertici di Capitalia, «sono molto interessato a capire come vedono il loro futuro, ne parleremo quando presenteranno le loro strategie agli azionisti». La prima occasione per fare il punto è la riunione del patto di sindacato, fissata per mercoledì, ufficialmente per mettere a punto la lista dei candidati per il cda.

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