Il capo d’istituto la sgrida: «Non si parla così a dei bambini»

Vincenzo Guarino, il direttore didattico del Secondo circolo della scuola Bollini di Novara, si trova in mezzo ad una questione spinosa che avrebbe volentieri evitato.
Direttore, cosa è accaduto in quella classe quinta?
«Non abbiamo ancora capito fino in fondo come siano andate realmente le cose. Quando me ne hanno parlato ho subito dato la mia disponibilità ad incontrare i genitori, poi ho chiesto all'insegnante una relazione scritta da consegnarmi entro dieci giorni. Su quella valuteremo se aprire un procedimento disciplinare, mentre è già partita un'indagine interna. Aspetto comunque di leggere la difesa dell'insegnante prima di dare un giudizio».
Lei si sarà fatto un'idea
«Credo abbia peccato di ingenuità. Pensava di essere in grado di affrontare qualsiasi argomento con i suoi scolari, ma forse non ha capito che certi temi e un tipo di linguaggio non sono adeguati a bambini di 11 anni».
Sotto accusa è anche il libro che avrebbe utilizzato
«Sono stato anche io un insegnante di scienze, conosco il testo usato, consigliato per gli studenti di terza media e devo dire che non l'ho mai apprezzato. Men che meno lo avrei usato per alunni di quinta elementare».
La maestra era preparata per affrontare certi argomenti?
«Ha seguito un corso dell'Asl, come altri suoi colleghi, ma su questi temi non si è mai confrontata con nessuno, né ha presentato un programma. Inoltre, per quanto sappiamo non ne ha parlato con i genitori e non ha appurato se gli alunni avevano i pre-requisiti per accogliere simili spiegazioni».


L'insegnate si difende spiegando di aver solo risposto a delle precise domande poste dai suoi alunni.
«Però c'è modo e modo di interloquire con dei bambini e lei, in questo caso, ha dimostrato di non saper gestire la situazione».

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