Capolavori per i 300 anni di Dorotheum

La più antica e prestigiosa casa d’aste europea con sede a Vienna celebra quest’anno il suo terzo secolo di vita. Fondata nel 1707 dall’Imperatore Giuseppe I, la Dorotheum (membro fondatore di International Auctioneers), ancora oggi detiene il primato per importanza sul piano mondiale con sedi di rappresentanza a Milano, Roma, Bruxelles, Düsseldorf, Monaco di Baviera, Praga e Tokyo. «La sua attività si può definire frenetica per il numero di collaboratori, circa 400 e 70 esperti, con 600 aste all’anno dedicate a oltre 40 settori che la rendono un punto di riferimento fidato e sicuro nei vari campi del collezionismo», spiega Angelica Cicogna Mozzoni responsabile dell’Italia. Per l’occasione oltre a un’importante esposizione e un asta a Vienna dal 17 al 23 aprile con battuta il 24, a Milano in via Boito 8 in occasione del tanto atteso «Giubileo» si terranno incontri esclusivi con i rappresentanti della Casa viennese. Contemporaneamente si potrà ammirare una selezione di opere pregiate fino a domenica sempre nella storica sede milanese. Mobili, gioielli, sculture, vetri, porcellane e gioielli esposti in anteprima rispetto a Vienna. Di grande effetto il ritratto di Pietro Mellini di Benedetto da Maiano; si tratta di un busto in terracotta del 1474 e un inedito modello fittile del celebre ritratto marmoreo di Pietro Mellini (Museo Nazionale del Bargello di Firenze) scolpito nel 1474 da Benedetto da Maiano. Sarà esposto anche il celebre «Cristo crocefisso» di Giuliano da Sangallo (Firenze 1443/1516), una scultura in legno policromo destinata al tabernacolo del Savonarola che suggeriva di porre crocefissi nella camere per meditazioni quotidiane sulla morte, esposto al Museo Home a Firenze insieme a un’opera giovanile di Michelangelo «Crocefisso in legno di tiglio» che in asta sarà stimato a richiesta. Notevole è anche la tela di «Lucrezia» di Guido Cagnacci, pittore barocco della scuola bolognese divenuto artista di corte a Vienna.
Sempre di grande attrattiva «Il tempo incorona la Fame» di Gian Domenico Cerrini detto il Cavalier Perugino, un’allegoria, mentre un altro lotto si presenta promettente è l’incantevole «Madonna con Bambino» di Bernardino Pinturicchio che in asta andrà a 70.000 euro.

«Orologio notturno italiano», orologio dei papi della cerchia di Carlo Maratta e Filippo Lauri della seconda metà del XVII secolo raffigura «Gesù nell’Orto di Getsemani» ricco di lapislazzuli. «Ritratto d’uomo con fascia frontale» di Rembrandt figura tra le opere più prestigiose, così come quelle del pittore olandese di architetture, Anthonie Delorme.

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