Car pooling, fallito a Pegli si sposta in Albaro

Il sapore è un po' quello di una minestra riscaldata. Questa la sensazione che si ha ascoltando le linee del progetto «Add Home», il piano europeo incentrato sulla gestione della mobilità nelle aree residenziali, illustrato durante il consiglio in municipio Medio Levante a Genova. Un metodo, quello esposto, di «mobilità intelligente», che ha l'obiettivo di abbattere l'utilizzo dell'auto privata. «Un'occasione - spiega Giampiero Fabbri di Ami Spa, la società che si occupa del supporto tecnico per la mobilità pubblica e privata - per risollevare le sorti del traffico genovese con un occhio all'abbattimento delle emissioni». Ottime le intenzioni ma scarse adesioni, almeno per il momento, per il progetto che prevede da un lato la creazione di un servizio di car-sharing, ossia di «auto in affitto», e dall'altro la realizzazione del sito internet www.mobilitypoint.it, dove trovare informazioni in tempo reale sul traffico ed aderire al cosiddetto car-pooling con cui si potrà condividere l'uso di un'auto tra più privati.
Non più di un ritorno di fiamma per un'idea già sperimentata con esiti fallimentari sul territorio di Pegli dove, secondo una stima, su 2400 cittadini che tutti giorni utilizzano l'auto privata per raggiungere il centro, solo in 10 hanno scelto di aderire al car sharing. I «contro» sono ancora troppi: usare il car sharing è troppo costoso. Ai 180 euro di abbonamento vanno sommati 50 centesimi a chilometro coperto e 2 euro per ogni ora di utilizzo. «Si potrebbe adeguare il piano al nostro municipio - spiega il mini-sindaco Pasquale Ottonello - prevedendo ad esempio di dedicare una zona delle strisce blu di corso Italia al parcheggio gratuito per tutti quelli che, durante la stagione estiva, verranno al mare almeno in due per ogni auto».

«Resta il problema dei controlli - fa notare il centro destra in consiglio - c'è da giurarci che qualcuno cercherà di fare il furbo». «Ne discuteremo - conclude Rosa De Luca, capogruppo Pdl - e valuteremo se risulta adatto a risolvere i problemi di traffico, ad esempio nel tratto Brignole-San Martino».