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«Cara Lega non scherziamo, vinceremo ancora noi»

REALISTA Il presidente della Provincia sicuro: «Non esiste davvero la possibilità del sorpasso»

Non è (solo) spavalderia, perché davvero i politici del Pdl sono convinti di avere una marcia in più rispetto alla Lega e che riusciranno a ingranarla anche nel segreto del voto. Matteo Salvini, in un’intervista al Giornale, dichiara che il Carroccio sarà il primo partito della Lombardia e allunga su Palazzo Marino le ambizioni leghiste. Il Pdl, da Guido Podestà al vicesindaco, Riccardo De Corato, al capogruppo Pdl in consiglio comunale, Giulio Gallera, ritiene queste dichiarazioni semplici boutades.
Podestà, presidente della Provincia e coordinatore regionale del Pdl, è sicuro che il Popolo della libertà manterrà l’ampio distacco delle provinciali e delle europee 2009: «Credo che in Lombardia, come in Piemonte, la Lega non abbia nessuna possibilità di superare il Pdl. Capisco le uscite elettoralistiche ma la situazione è come un anno fa, quando abbiamo vinto in otto provincie su otto in cui si andava al voto». Podestà rilancia il progetto di ricorrere al project financing per il prolungamento delle metropolitane e delle ferrovie, anche oltre l’opposizione della Lega: «È vero che le risorse devono venire dal centro, ma se poi dobbiamo aspettare dieci anni, preferisco rimboccarmi le maniche come siamo abituati a fare. Non possiamo aspettare che la lentezza nella soluzione del tema dell’attribuzione delle risorse renda meno veloce la nostra corsa alla competitività. Non possiamo aspettare che passino gli anni e il territorio non si infrastrutturi».
Podestà insiste molto sulla necessità di potenziare il trasporto pubblico: «Linee ferrate e punti di interscambio lontani dalla città sono fondamentali per respirare aria migliore e migliorare la velocità». Podestà, comunque, non ha dubbi di avere interlocutori adeguati nella Lega: «Sono certo di trovare nel sottosegretario Roberto Castelli, in Davide Boni, in Giancarlo Giorgetti, in Matteo Salvini, interlocutori con cui il dialogo sarà positivo. Loro sottolineano il centralismo che sottrae risorse, io sono accordo ma aggiungo: “troviamo soluzioni rapide”».
Il vicesindaco, Riccardo De Corato, da assessore alla Sicurezza si ritrova spesso in prima linea a difendersi dagli assalti della Lega di lotta e di governo e avvisa i lumbard: «Attenti, non facciamoci del male, non giochiamo in favore di Filippo penati, che è sempre abile a inserirsi nelle polemiche. Cerchiamo di abbassare i toni». De Corato indica anche una data in cui sono partiti gli assalti della Lega: «Prima delle politiche del 2008 la Lega cercava voti a sinistra, da allora ha cominciato a punzecchiare anche gli alleati. Eppure sui rom e sulla sicurezza fanno ridere i loro attacchi! La giunta Moratti ha fatto 175 sgomberi in due anni! Che altro bisognerebbe fare? mettere a ferro e fuoco la città? E sulla moschea il sindaco ha già incontrato due volte il ministro dell’Interno, Roberto Maroni».
Giulio Gallera, capogruppo Pdl in consiglio comunale, ricorda i buoni rapporti: «Sono alleati, c’è da tanti anni una consolidata collaborazione». Ma rivendica una differenza: «Il Pdl dà ai cittadini una forte dimensione del governare e questo viene premiato e lo sarà ancora, ne sono convinto».

E non nasconde i dubbi sulla doppiezza leghista: «Noi non facciamo come la Lega, che governa la sicurezza, presidia il federalismo e poi critica le politiche sulla sicurezza e sul federalismo. Non è un atteggiamento molto coerente e i sono sicuro che i cittadini lo riconoscono e continueranno a riconoscerlo».

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