Il carabiniere innamorato e la «serenata» proibita

Era venuto per suonare, ma è stato suonato, nel senso che rischia d’essere processato per molestie. È accaduto a un carabiniere, che fa parte della banda musicale di un raggruppamento della Lombardia. Cosa avrebbe fatto? Nel corso di una manifestazione svoltasi in un Comune dell’entroterra, invece di occuparsi solo della fanfara , volge le sue attenzioni alla bella presentatrice. Avances un po’ pesanti, palpeggiamenti, «mano morta», un bacio sul collo, che secondo le norme vigenti configurano il reato di violenza sessuale. In un’altra occasione la infastidisce con proposte ineleganti. La giovane non intende querelare, ma scrive al comandante del reparto, raccontando i fatti.

A questo punto scatta l’inchiesta, e il pm Giovanni Arena chiede il rinvio a giudizio per violenza sessuale, anche se l’indagato ha solo ammesso «un bacio sulla guancia». Il gip Silvia Carpanini ha archiviato per mancanza di querela, e perchè non si può procedere d’ufficio, ma ha chiesto al pm di procedere per molestie.

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