Ferruccio Repetti
La Caravella del «Banco di Chiavari», in fondo, non è mai andata in disarmo. Diciamo che era stata messa, un po troppo frettolosamente, in bacino, dai nuovi proprietari della Banca popolare di Lodi (poi Banca popolare italiana), nellera-Fiorani, con poche prospettive di riprendere a navigare. E invece, eccola comparire di nuovo, in grande spolvero, su estratti conto, carta intestata, messaggi pubblicitari, ma soprattutto nella mentalità del personale e nel portafoglio della clientela. Lo conferma il nuovo direttore di Area Liguria, Alfredo Rosso, genovese, 56 anni, uno che ha percorso tutta la carriera nel Banco che fu creatura prediletta del senatore Nicola Giuseppe Dallorso (anche lui messo troppo frettolosamente in cantina, ritratti e busti compresi, quasi a voler cancellare un passato scomodo a confronto con il presente dei nuovi «padroni»). «Abbiamo recuperato la nostra identità, questo è il significato della Caravella - annuncia lattuale direttore di Area -. Tutto il personale a suo tempo trasferito a Lodi è rientrato in Liguria, tranne alcuni che hanno scelto di fermarsi là, e abbiamo riacquistato unampia autonomia operativa che ci consente un migliore e più puntuale servizio alla clientela. E inoltre torniamo ad essere, comera nella nostra consolidata tradizione, un istituto di credito competitivo, particolarmente vicino ai clienti e radicato sul territorio». Qualche numero per restare con i piedi per terra: lArea Liguria conta su una rete di 80 sportelli che coprono le quattro provincie, oltre agli «avamposti» di Acqui e Arzachena.
Genova e il Tigullio fanno la parte del leone, con 60 agenzie. «Ma qui il Banco gioca in casa» ribadisce Rosso, che ricorre al vocabolario calcistico - lui, già mezzala «alla Tardelli» del Savona - per spiegare il senso del «ritorno a casa» non come sentimentalismo fine a se stesso, ma come ragionata scelta di mercato. Tantè che aggiunge subito: «Abbiamo già recuperato importanti quote di mercato, e registriamo questanno una crescita di raccolta diretta, raccolta gestita e impieghi, mentre i mutui privati hanno avuto unimpennata superiore al 70 per cento sullesercizio precedente. Aumento consistente anche per i conti correnti, dopo un primo semestre negativo, anche per effetto dei nuovi prodotti introdotti sul mercato». A proposito: un altro «prodotto» decisamente innovativo è già stato messo a punto, ed è pronto a decollare - «diciamo a gennaio dellanno prossimo» -, ma il vertice locale del Banco di Chiavari resta abbottonatissimo. Meno riservato laccenno al matrimonio di Bpi con la Popolare Verona e Novara: «A Verona vanno a mille, anche dal punto di vista dellinformatica - sottolinea Rosso - . Limpiegato allo sportello può avere in tempo reale la situazione della clientela, e quindi velocizzare laccesso al servizio richiesto. Noi non ci siamo ancora, a questo punto, ma ci arriveremo». Intanto si ragiona in termini di rilancio del marchio e dello spirito dellantico e glorioso «Banco di Chiavari e della Riviera ligure», senza indulgere allemozione: «Per quanto riguarda il 2007 - aggiunge Angelo Gambaro, braccio destro di Rosso - puntiamo a rafforzare la nostra quota di mercato soprattutto negli impieghi, in linea con i recenti accordi con i Consorzi Fidi. Vogliamo essere vicini alle imprese liguri, senza trascurare un altro segmento importante rappresentato dai mutui ai privati che manifestano la tendenza a crescere ulteriormente».
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