Il carbone di destra è violento, quello di sinistra è democratico

Il carbone «di destra», lasciato da Forza Nuova a Palazzo Tursi nella calza di Marta Vincenzi, è pessimo, anzi «violento, antidemocratico e antistituzionale», mentre il carbone «di sinistra», consegnato direttamente al sindaco da Legambiente, è una bontà, se non addirittura pulitissimo: è questa la considerazione da fare sull’opposto atteggiamento del primo cittadino di Genova nei confronti di due iniziative, tra il serio e il faceto, assunte nel giorno della Befana. Carbone, fantocci di Befane di carta e volantini di protesta li hanno lasciati nella notte i militanti di Forza Nuova davanti alle sedi dei Comuni di Genova e di Savona e della Regione Liguria. Un’iniziativa «goliardica, ma significativa - si legge in una nota diffusa dal movimento - che dimostra di rappresentare nei fatti l’unica vera opposizione a queste amministrazioni e unica alternativa a una classe politica lontana anni luce dai bisogni e dalle esigenze del popolo».
Marta l’ha presa malissimo, come un’offesa: «Chi agisce di notte, di nascosto, chi manda messaggi anonimi, chi telefona per minacciare, non fa mai un gioco democratico, ma sempre un gioco violento, antidemocratico e antistituzionale» tuona il sindaco. E aggiunge: «Forza Nuova non la prendo nemmeno in considerazione. Dobbiamo uscire un po’ tutti da atti che sconfinano nella violenza e nell’attacco personale». Non si fa attendere la controreplica di Forza Nuova: «La scomposta reazione del sindaco da una parte indica che è stata colpita nel vivo, dall’altra denota una totale assenza di spirito dell’umorismo e di autoironia. Vorremmo, inoltre, ricordare alla signora Vincenzi - conclude la nota (al vetriolo) - che notoriamente “la Befana vien di notte“, ma non per questo è un anonimo personaggio, tanto è vero che nel caso in questione si è debitamente firmata».
Ottimo e abbondante, invece, per il sindaco, il carbone, abbinato alle caramelle, offerto gentilmente dal presidente provinciale di Legambiente Liguria per esprimere un giudizio sulle politiche ambientali di Comune, Provincia e Regio nel 2009.

I dodici pezzi di carbone sono andati per la realizzazione del parcheggio in Piazza Dante, della bassa raccolta differenziata, della mancata realizzazione della pista ciclabile in Viale Brigate Partigiane e all’assenza di un piano industriale sui rifiuti che arrivi al 65% di raccolta differenziata nel 2012.

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