«Carceri galleggianti? Una risposta a giorni»

«Carceri galleggianti? Una risposta a giorni»

(...) Abbiamo bisogno di risposte, il prima possibile», lancia l'allarme il presidente della Regione Claudio Burlando che a margine dell'incontro sul lavoro penitenziario, organizzato ieri dalla Camera di Commercio di Genova, chiede di capirne di più. E le risposte sono arrivate immediatamente anche dal capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, Franco Ionta: «L'area urbana della città di Genova merita un carcere all'altezza dei tempi. Bisognerà trovare una soluzione, che sia, la più ragionevole possibile. Parliamo, o di una struttura stabile, che passa naturalmente per il reperimento di un'area che sia logisticamente funzionale rispetto alle esigenze della detenzione, o anche una struttura galleggiante. Certamente non stiamo parlando di navi in disuso, o cose di questo genere. Vedremo nei prossimi giorni».
Nei «prossimi giorni», a conferma che si tratta di un discorso già avanzato e che un progetto operativo è già stato fatto, escludendo l’utilizzo di navi in disuso. «La situazione ligure è purtroppo comune a tante altre realtà nazionali - aggiunge Ionta - . La legge mi ha affidato compiti da commissario per l'edilizia e posso garantire che i miei poteri mi consentono di avere tempi più brevi rispetto al passato».
Sulla questione poi dello stadio, che vede le istituzioni - con la Regione in testa - appoggiare ufficialmente la richiesta di spostare le carceri di Marassi, liberando l'area e rendendo più fruibile le esigenze del Luigi Ferraris, lo stesso Burlando è stato cauto e molto diplomatico. «Penso che la questione dipenda dalla risposta dell'edilizia carceraria. A Genova questa vicenda ne incrocia un'altra, quella dello stadio appunto. Resta però da chiarire che la scelta ricadrà sul Comune in accordo con le società sportive. Dunque, il problema del carcere, va affrontato a prescindere dallo stadio, vista la drammatica situazione in cui versa», ha concluso il presidente Burlando.
Durante il convegno sono state inoltre affrontate tematiche diverse, ma pur sempre legate al mondo del carcere. L'incontro - moderato dal Provveditore dell'Amministrazione penitenziaria di Genova Giovanni Salamone -, ha avuto l'obiettivo infatti, di sensibilizzare il mondo economico locale sul lavoro penitenziario, inteso «come opportunità», illustrandone vantaggi e opportunità. Sono state fornite informazioni sulle attività lavorative all'interno degli istituti penitenziari, ed esposti i benefici fiscali e gli sgravi contributivi.

Soddisfazione è stata poi espressa da Alessandro Repetto, presidente della Provincia che ha detto: «Un lavoro molto silenzioso, ma efficace. Perché il detenuto deve avere possibilità concrete di reinserimento. Qui a Genova, c'è molta sensibilità da parte delle associazioni di volontariato, e un po' meno a carattere sociale, dove la diffidenza predomina».

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