Cambia il rito ambrosiano. Larcivescovo Dionigi Tettamanzi consegnerà direttamente nelle mani del Papa i tre libri del nuovo Lezionario. La cerimonia avverrà in giornata, mercoledì 12 novembre. Ad accompagnare larcivescovo sarà una delegazione di fedeli. A partire dal 15 novembre, cioè con la Messa vigilare della prima domenica di avvento, entra in auge il nuovo libro liturgico (in sostanza cambiano le tre letture della Messa), i testi coincideranno solo qualche volta con quelli usati nel rito romano. Motivo? Valorizzare la tradizione ambrosiana, seguendo le indicazioni del Concilio Vaticano II. Laccento non è dunque posto sulla diversità rispetto alle altre diocesi ma sulla particolarità e sul «recupero delle radici».
Unaltra novità è data dalla continuità fra Antico e Nuovo Testamento, nel Vangelo ci sarà sempre un richiamo alla prima lettura. Spiega Tettamanzi: «SantAmbrogio amava ripetere: Bevi per prima cosa lAntico Testamento, per bere poi anche il Nuovo Testamento. Bevi dunque tutti e due i calici perché in entrambi bevi il Cristo. Nella visione cristiana - ha aggiunto larcivescovo - i due Testamenti sono uniti, lAntico è illuminato dal suo compimento in Cristo e il Nuovo può essere compreso solo alla luce della rivelazione contenuta nella Legge e nei Profeti». Ad esempio le letture della prima Messa davvento, da Isaia (cap 24) a Marco (cap 13) alla lettera ai Corinti avranno come filo conduttore larrivo di Gesù. Unaltra importante novità riguarda le Messe della vigilia. Fino ad oggi la celebrazione del sabato sera era considerata «pre-festiva», con il nuovo Lezionario si veste di dignità propria.
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