Cardiopatici curati via internet

Questo strumento, presentato al congresso europeo di cardiologia, controlla lo scompenso ai primi sintomi

Ogni anno, in Europa, si registrano 500mila casi (in Italia 60mila) di morte improvvisa. La causa è un’aritmia, anzi una tachi-aritmia, che provoca l’arresto del cuore. L’impianto di defibrillatori dotati d’una specifica funzione salva-vita riduce del 53% il rischio di morte.
C’è di più: oggi è possibile monitorare 24 ore su 24 il paziente cardiopatico col sistema «Carelink network» brevettato da Medtronic e presentato, nella sua nuova versione, durante il congresso della Società europea di cardiologia. Questo sistema, grazie a internet, trasmette al medico, direttamente, tutti i dati sulla situazione clinica del paziente, segnalando ogni aggravamento: come un sismografo, registra i sintomi precursori dello scompenso cardiaco, con un messaggio in codice «Care-alert» che richiede un’adeguata terapia farmacologica.
Il professore Massimo Santini, che dirige il dipartimento di cardiologia dell’ospedale romano San Filippo Neri, approva il nuovo dispositivo «che dà al malato non solo la tranquillità ma la certezza di essere soccorso subito, prima che egli stesso avverta i sintomi dello scompenso». Ciò previene ogni complicazione.
Oggi nel mondo sono collegati al sistema «Carelink» 150mila pazienti, tutti portatori di dispositivi cardiaci Medtronic. In Italia il nuovo sistema è stato sperimentato con buoni risultati a Roma, a Milano e a Pavia.
In Europa 14 milioni di persone soffrono di scompenso cardiaco, con oltre mezzo milione di morti ogni anno. Il professor John Morgan, dell’Università di Southampton (GB), è convinto che il ricorso a Care Link eviti molti ricoveri ospedalieri e molti decessi, perché permette di agire subito per ridurre i sintomi più preoccupanti.
In Italia i pazienti scompensati sono seicentomila e rappresentano la prima voce di spesa del servizio sanitario (625milioni di euro ogni anno). Ogni giorno entrano in ospedale, per curare il loro scompenso, 500 italiani.
La terapia impiantabile permette di restituire la normale contrazione ai ventricoli cardiaci. Gli stimoli elettrici che arrivano al cuore degli scompensati ne migliorano il funzionamento.

Anche nei casi gravi il monitoraggio permette terapie tempestive. Ogni cinque secondi, nel mondo, un malato migliora la propria qualità di vita grazie ai «sistemi» o ai defibrillatori Medtronic, presenti nelle maggiori strutture ospedaliere di tutti i continenti.

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