Cargo contro la barriera corallina: rischio ecodisastro in Australia

Nave cinese si incagliata nella Grande barriera corallina australiana, paradiso ecologico del Queensland. Trasporta 65.000 tonnellate di carbone e ha 950 tonnellate di petrolio a bordo

Cargo contro la barriera corallina: rischio ecodisastro in Australia

Sidney - Un cargo cinese si è incagliato nella Grande barriera corallina australiana, a 70 chilometri a est della Great Keppel Island, paradiso ecologico sulla costa nordorientale dello stato del Queensland al largo della città di Rockhampton. Trasporta 65.000 tonnellate di carbone caricate nel vicino porto di Gladstone ed ha 950 tonnellate di petrolio a bordo. Finora la perdita in mare è stata contenuta, ma secondo le autorità australiano la nave, Sheng Neng I lunga 230 metri, potrebbe spezzarsi in due. In questo caso il fragile ecosistema della zona rischierebbe la devastazione. "La situazione è seria perché la nave è in condizioni tali. C'é la concreta possibilità che possa spezzarsi - ha dichiarato la premier del Queensland, Anna Bligh - Stiamo facendo ogni sforzo possibile per limitare l'impatto di questo incidente sulla Grande barriera corallina". Una prima ispezione aerea ha constatato che allo stato attuale la perdita di petrolio in mare è limitata ad alcune chiazze di dimensioni contenute che sono state notate a circa quattro chilometri dalla Sheng Nen I. La Grande barriera corallina australiana è uno degli ecosistemi a maggior rischio del pianeta. Da tempo i gruppi ambientalisti che per navigare nella zona sia obbligatorio l'uso di un pilota che conosca alla perfezione le secche affioranti come quella in cui si è incagliato il cargo cinese. "Se il carico finisse in mare, l'ecosistema locale sarebbe devastato" ha detto Ian Herbert, vicepresidente del Consiglio per la conservazione della natura, specificando che "alcune specie coralline che circondano le isole di quell'area sono molto particolari". Una portavoce dell' Agenzia australiana per la sicurezza marittima ha affermato che una società specializzata per i recuperi in mare, la Svitzer, è già stata contattata dagli armatori cinesi della Sheng Nen I.

"Servono piloti locali" Gli ambientalisti australiani, dopo che la carboniera cinese si è incagliata contro la Grande barriera corallina si sono detti "indignati" che queste navi possano passare attraverso la Barriera senza essere guidate da un pilota locale che conosca bene la zona. Lo scrivono giornali australiani e britannici sui loro siti. "Siamo indignati che nessun pilota marittimo sia richiesto sulle navi fra Gladstone e Cairns", ha detto il portavoce di una associazione ambientalista del Queensland, il Consiglio per la conservazione Capricorno, Ian Herbert. I piloti marittimi sono comandanti esperti che salgono a bordo delle navi per condurle al posto del capitano in zone particolarmente difficili per la manovra (in genere nei porti). "Questo incidente segue la grande perdita di carburante dalla portacontainer Pacific Adventurer, che ha inquinato l'isola di Moreton e la Sunshine Coast nel marzo del 2009 - ha detto Herbert -. Un anno fa Moreton, ieri Great Keppel, il prossimo anno chissà dove?".

Il premier dello stato del Queensland, Anna Bligh, ha detto che la questione del pilota sulle navi che attraversano la barriera era già all'esame, a causa dell'aumento del traffico dopo la stipula di nuovi contratti per la fornitura di gas e carbone alla Cina.

Il Parco nazionale della Grande barriera corallina, è tra le aree marine protette più grandi del mondo, è inclusa nella lista dell'Unesco del patrimonio mondiale, e contiene più di 200 mila kmq di habitat di piattaforma continentale poco profonda; una delle '25 meraviglie al mondo' secondo la guida turistica britannica 'Rough Guides'. Si estende lungo un arco di poco più di 2mila Km, al largo della costa nord-orientale del continente agli antipodi ed è stata teatro delle ricerche scientifiche più avanzate in campo oceanografico sulla fauna marina. Ne ricordiamo le principali.
PRIMO STUDIO DNA DEL CORALLO: A luglio del 2009 ha preso il via l' esplorazione del Dna del corallo Acropora Millepora (detto corna di cervo) da parte dell'Australian Genome Research Facility e l' università James Cook di Townsville, nel primo progetto di genoma al 100% australiano. Questo animale simbolo dell' Australia, oltre al canguro, ha lo stesso numero di geni dell' uomo, circa 20 mila, e la conoscenza del suo codice genetico può avere importanti applicazioni in medicina (l'uomo ha più geni in comune con i coralli che con i topi), oltre che nella conservazione dell'ambiente.
CENTINAIA DI NUOVE SPECIE MARINE scoperte sulla barriera corallina australiana, nell'ambito del Censimento mondiale della vita marina (CoML).

Da 300 coralli soffici octopodi, per gli otto tentacoli, alla medusa Cassiopea e quelle killer (cubo-medusa e vespa di mare), a un delfino, ai crostacei-avvoltoi che si cibano di pesci morti, fino ai gamberetti con le pinze più lunghe del corpo. 

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