Limmagine di una mucca che vola sul cartellone del Cargo ad indicare i salti mortali che si sono fatti affinché questa stagione 2010-11 potesse esserci. «Non credevo saremmo arrivati a questo momento - dice Laura Sicignano - in conferenza alla Fnac, e cioè quello di presentare questa nuova stagione. Per fortuna abbiamo ricevuto un forte sostegno da istituzioni locali e sponsor che ci permette di sopravvivere ancora un anno».
L'assessore regionale Berlangeri dà man forte alla direttrice del Teatro affermando che quando c'è la passione, quella vera, beh, i risultati arrivano. E la Regione sta facendo davvero tanto per la cultura avendo messo a disposizione con un bando ben 290.000 euro, oltre a portare avanti un lavoro di squadra con Comune e Provincia per ottimizzare le modeste risorse stanziate per la cultura locale. «Dobbiamo riuscire a fare emergere che la cultura è un bene a cui non si può rinunciare, dice Devoto, l'Italia non deve impoverirsi e diventare il fanalino di coda dell'Europa. Se non poniamo una diga di resistenza sociale non andiamo avanti».
Dello stesso parere anche il consigliere Walter Ferrando che confermando la difficoltà affrontata nel portare la cultura nel Ponente, ricorda il suo impegno nellaver voluto fermamente il Cargo a Voltri, realtà culturale per la quale la circoscrizione ha combattuto e per la quale combatterà affinché resti. Ma veniamo al cartellone che si presenta davvero ricco di accattivanti e varie proposte, non smentendo lo spirito all'avanguardia ed anticonformista che fin da principio ha sempre connotato l'attività del Teatro. La stagione è iniziata il 16 settembre con il ritorno di Patrizio Roversi in «Darwin e Fitzroy, viaggiatori per caso», ma lo spettacolo di apertura è senz'altro da considerare quello di sabato 23 ottobre con «Roberto Ballerini e Locomotiv», concerto di un gruppo genovese che canta con ironia il disadattamento e il desiderio di rottura con il mondo alienato. Ad aprire il ventaglio di nuove proposte è la nuova produzione del Cargo, «Diluvio», spettacolo sull'Apocalisse, nell'ambito del festival La fine del mondo, paure e speranza al tempo della crisi. Testo e regia sono della Sicignano, interpreti Fabrizio Mattini, Andrea Pierdicca e Arianna Comes. Ma la vera chicca di quest'anno è la riapertura del piccolo teatro settecentesco a Villa Galliera che vedrà coinvolto il Cargo in due spettacoli atti ad impreziosire quella perla architettonica datata 1786 appartenuta alla famiglia Brignole Sale. Sabato 13 e domenica 14 novembre sul piccolissimo palcoscenico del teatro storico Lisa Galantini e Daniele Gatti saranno interpreti de «La regina» di Laura Sicignano, mentre le domeniche del 30 gennaio, 13 febbraio e 6 marzo sarà la volta di Fiammetta Bellone ne «La strega», spettacolo già rodato ed apprezzato gli anni scorsi. A dicembre la rassegna denominata Fragile darà spazio a 4 spettacoli che vogliono essere delle scommesse sui nuovi talenti e la nuova drammaturgia. Le compagnie che si esibiranno saranno il Gruppo Limpido il 3 con «Io vivo», il Teatro Nudo il 4 con «Miele», il 5 ci sarà il Teatro dell'Ortica con «Donne, ovvero storie e altre storie», il 6 Il Tam Tam Teatro con «Cechov in tre atti».
A primavera è in programma la seconda produzione del Cargo, «Questa immensa notte», di Chloe Moss, testo forte e poetico che racconta di due donne che uscite dal carcere trovano un mondo esterno incapace di aiutarle. Anche questa regia porta la firma di Laura Sicignano, e le attrici sono Orietta Notari e Lisa Galantini. Finale di stagione col botto che chiude con il trascinante concerto dei Tètes de Bois in «Goodbike», raccolta con cui il gruppo è attualmente finalista al Premio Tenco.
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