«Cari compagni, troppi sprechi a sinistra»

Dalla giunta rossa della Provincia 5mila euro per promuovere la gola del Furlo

«Cari compagni, troppi sprechi a sinistra»

da Roma

Non sarà la Fiera di Milano, ma la festa dell’Unità di Milano ha pur sempre il suo prestigio. E così la provincia di Pesaro Urbino, guidata dalla Quercia, ha deciso di spendere 5mila euro per promuovere tra gli stand diessini di San Siro «la riserva naturale statale gola del Furlo». Alleanza nazionale continua a sviscerare le spese pazze degli enti locali, e dalle Marche arrivano nuovi dossier per il libro bianco di An che uscirà a dicembre con situazioni di sprecopoli estese a tutta Italia.
Passino «i cd sui pesci d’acqua dolce - commenta il senatore Giovanni Collino, responsabile enti locali del partito - ma il finanziamento surrettizio alla Festa dell’Unità con fondi pubblici attraverso la sponsorizzazione turistica è un vecchio metodo che pensavo che i Ds non praticassero più». Come risulta dalla delibera numero 3135 dell’11 agosto 2005, infatti, è stata disposta la spesa di 5mila euro da destinare agli organizzatori della Festa milanese, che quest’estate è stato l’appuntamento nazionale della tradizionale kermesse popolare della sinistra. Nella delibera si legge che l’invito è partito dalla società M&C meeting e Comunication 2000: «(La società, ndr) ci propone di partecipare alla Festa Nazionale dell’Unità anno 2005 per presentare ad un grande pubblico di visitatori le molteplici, pregevoli e suggestive opportunità che la Riserva Naturale statale Gorla del Furlo può offrire».
La provincia di Pesaro Urbino, diretta da Palmiro Ucchielli, «ha ritenuto opportuno» di partecipare alla festa «tramite cinque posizioni tabellari nel circuito Monte Stella, area verde della festa».
«È un atto di grave immoralità - commenta il senatore Collino - su cui il candidato premier Prodi dovrebbe riflettere anziché sobillare con le dichiarazioni sulle periferie». La capogruppo di An in consiglio provinciale di Pesaro, Elisabetta Foschi, ha raccolto questa e altre spese a suo avviso incoerenti rispetto alle lamentele «sulla riduzione di trasferimenti da parte dello Stato. Dopo aver fatto presente - spiega - che prima di effettuare il solito piano nei confronti del governo sarebbe stato opportuno provvedere ad una puntuale ricognizione delle spese onde eliminare quelle meno necessarie così come richiesto dalla Finanziaria, mi è stato risposto che la provincia di Pesaro vantava un rigore unico e non annoverava nei suoi bilanci nessuna spesa inutile». E invece pare non sia proprio così.
Oltre alla spesa per partecipare alla Festa dell’Unità vi è un preventivo di 8.688 euro per grafica e impaginazione del libro «Planta medica. Le erbe officinali tra scienza e tradizione». La spesa, si spiega nella delibera, è giustificata dal fatto che «i due autori hanno magnificamente rappresentato in questo lavoro la complessa utilità e la varietà delle erbe officinali». Il lavoro è «ben fatto, sicuramente unico, interessante, accurato, adatto a stimolare la curiosità dei ragazzi», si legge.
E sempre ai giovani è destinata un'altra pubblicazione della Provincia: il cd-rom «I pesci d’acqua dolce», prodotto in 1500-2000 copie per i ragazzi delle scuole dell’obbligo della provincia di Pesaro Urbino.

I meriti sono identici a quelli dei curatori del saggio sulle erbe: «Trattasi di un lavoro ben fatto - si legge nella delibera numero 1644 del 2 maggio - sicuramente unico, di indubbio valore didattico». Il costo è di 3340 euro, giustificato dal fatto che il cd rom «si integra perfettamente con gli obbiettivi programmatici dell’innovativo Piano Triennale di Sviluppo Ecosostenibile».

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