La denuncia dello stato di abbandono di piazza Caricamento, segnalata da un dossier fotografico realizzato da un gruppo di commercianti della zona e pubblicato domenica dal Giornale, ha suscitato durissime reazioni politiche. Il capogruppo regionale di An, Gianni Plinio, ha scritto al sindaco, Marta Vincenzi e al questore di Genova, Salvatore Presenti, chiedendo interventi urgenti «per contrastare lo stato di degrado ambientale e garantire adeguate condizioni di sicurezza nella zona». Plinio, che ha anche preannunciato un sopralluogo «allo scopo di denunciare tutte le situazioni di illegalità», ha chiarito così lo spirito della sua iniziativa politica: «Ho risposto alla richiesta di aiuto di un gruppo di commercianti e residenti di quella parte di città che da tempo è stata lasciata in mano ad emarginati e delinquenti. Tutti sono esasperati dalla pericolosa convivenza con spacciatori, clandestini, ubriachi e scippatori, all'interno di un contesto ambientale - sostiene Plinio - sempre più decadente e che nessuno, fino ad ora, ha intenzione di recuperare». Il capogruppo regionale cita la lettera che gli è stata inviata da negozianti e cittadini, riferisce delle lamentele contro drogati, pusher e malintenzionati, e attacca palazzo Tursi che accusa di ignorare le potenzialità sociali ed economiche di piazza Caricamento e delle aree urbane collegate. Dice: «È di una gravità sconcertante che, a causa della colpevole inerzia dell'amministrazione comunale, un'area che dovrebbe costituire il biglietto da visita della città, nei confronti dei tanti turisti che scelgono Genova, si sia ridotta ad un Bronx dove personaggi senza scrupoli sembrano fare quello che vogliono causando seri disagi ai cittadini onesti». Plinio sottolinea con forza come coloro che abitano o hanno attività commerciali in piazza Caricamento non siano persone di serie B, «si tratta di contribuenti che hanno diritto di vivere e lavorare in tranquillità e sicurezza».
Infine lesponente regionale di Alleanza Nazionale, conferma lintenzione di compiere un sopralluogo per rendersi conto di persona della situazione.
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