Banca Carige «vola» in autostrada e si aggiudica i bandi di gara relativi alla realizzazione delle tratte Messina-Ragusa (un valore di 7-800 milioni di euro) e Venezia-Orte (10 miliardi), tramite Ilia-Infrastrutture Lavori Autostrada di cui la maggiore banca ligure (e una delle tre in Italia a chiudere anche questanno i conti in forte attivo) possiede una partecipazione del 7 per cento. Lo annuncia il presidente Giovanni Berneschi, protagonista assoluto, come sempre, nellassemblea degli azionisti che si è svolta ieri e si è conclusa con lapprovazione del bilancio 2009 del gruppo (le note più significative: utile netto di 201,1 milioni di euro e distribuzione di dividendi di 0,08 euro per le azioni ordinarie e di 0,10 euro per le azioni di risparmio). Nel frattempo, viene ufficializzato formalmente il cambio della guardia in direzione generale, con Ennio La Monica che dal 1° maggio sostituisce Alfredo Sanguinetto, una vita nella banca, il quale però assume ora il delicato incarico di guidare il pianeta-assicurazioni che fa riferimento alla Carige.
Per loccasione, Berneschi frena ancora sulla «federazione» con la piemontese Crt - «tempi lunghi, andiamoci piano, in linea con lo stile Carige» -, e spazia sul sistema bancario a tutto campo. Sul nuovo vertice dellAssociazione bancaria italiana, ad esempio: «Alle elezioni per il nuovo presidente di Abi - annuncia - non voterò un candidato che non metta al primo posto tra le questioni da affrontare quella relativa alle quote degli istituti bancari nella Banca dItalia». In ogni caso - aggiunge, anche nella sua veste di «saggio» nel comitato -, le prime indicazioni sugli orientamenti per il rinnovo della presidenza dellAbi emergeranno dallincontro del comitato fissato per il prossimo 19 maggio. «La prossima riunione sarà quella che darà qualche indicazione, se verrà fuori qualcosa, ammesso che ci si metta daccordo, verrà fuori da lì». Una scadenza non da poco anche per Banca Carige, in quanto Berneschi ha nuovamente auspicato che tra i temi dei programmi dei candidati (il presidente uscente Corrado Faissola e il numero uno di Monte Paschi di Siena Giuseppe Mussari) ci sia quello della valorizzazione delle quote detenute dagli istituti in Banca dItalia. «Credo - conclude quindi con un auspicio - che i candidati inseriscano questo punto nel loro programma». E per essere ancora più incisivo: «È giunto il momento - insiste il presidente anche allassemblea degli azionisti -, in cui questa partecipazione venga trasformata in contanti e questo permetterà di ricapitalizzare non solo la nostra banca ma anche lintero sistema creditizio italiano». Berneschi ha ripercorso, in dettaglio, la storia della partecipazione, circa il 4 per cento, detenuta da Carige in Bankitalia, che era stata rilevata a titolo oneroso per circa 300 milioni di lire negli anni 30 e che ora viene indicata nei bilanci dellistituto di credito genovese come attivo e passivo per circa 780 milioni di euro. Lo stesso Berneschi ricorda poi come nel 2009 il governatore dellistituto di vigilanza, Mario Draghi, avesse auspicato una soluzione al problema entro la fine dello scorso anno. «Oltre a quella di Carige - spiega il presidente - le quote più significative in Banca dItalia fanno capo a Intesa San Paolo per circa il 42 per cento, a Unicredit per circa il 22 per cento e al Monte Paschi per poco meno del 4 per cento».
Cè spazio ancora per chiarire ulteriormente la «guerra» a Citigroup, da cui Carige ritiene di aver ricevuto titoli-spazzatura: «La causa con Citigroup la vinciamo noi, di sicuro. Non molleremo e non finirà in cavalleria». Questa la risposta particolarmente decisa di Berneschi agli azionisti che chiedevano un approfondimento sulla causa intentata dallistituto ligure nei confronti della banca americana per lacquisto di titoli relativi a un fondo Usa. «Abbiamo comprato titoli che erano crediti verso municipalità americane - aggiunge Berneschi - e poi abbiamo scoperto che erano tuttaltra cosa». In effetti Carige aveva sottoscritto strumenti finanziari per circa 35 milioni relativi a un fondo che investiva in obbligazioni emesse da municipalità e enti non governativi per sostenere piani immobiliari.
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