CariVerona, Biasi apre alla salita in Mediobanca Bene Unicredit

Fondazione Cariverona, grande azionista di Unicredit (5,7%), dopo aver detto sì all’aumento di capitale da 4 miliardi, è pronta ad anche appoggiare il progetto di banca unica. Ma l’ente scaligero guarda al di là di Piazza Cordusio e quando avrà liquidità valuterà un rafforzamento in Mediobanca e un rientro in forze in Generali, ha annunciato il presidente Paolo Biasi presentando il documento programmatico. Verona, che stima di chiudere l’anno con un avanzo d’esercizio di 214 milioni, nel 2010 ha stanziato 130 milioni per le erogazioni alle comunità locali. Una cifra doppia rispetto ai 59,7 milioni di quest’anno e non distante dai livelli pre-crisi (157 milioni nel 2007).
«Se dovessimo avere liquidità - ha affermato Biasi, rispondendo a una domanda su un possibile crescita della quota in Mediobanca, oggi al 3,13%, - potrebbe essere presa in considerazione». «Stiamo attenti alle realtà italiane più importanti - ha spiegato - come appunto Mediobanca, o Generali ad esempio». Della compagnia triestina Cariverona detiene oggi una quota marginale ma prima di smontare le posizioni, agli inizi del 2005, l’ente si era arrampicato nel capitale in parallelo alle ambizioni di Biasi di arrivare alla presidenza del Leone.

Quanto al riassetto di Unicredit (con la fusione delle banche retail, corporate e private nella holding) Biasi ha precisato di non essere contrario al progetto dell’ad Alessandro Profumo: «La prima riorganizzazione del gruppo probabilmente ha fatto il suo tempo e può darsi che un intervento ci stia tutto». Le Fondazioni hanno comunque chiesto un incontro al presidente Dieter Rampl.

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