Il Carlo Felice si rialza sulle punte con il Balletto dell’Opera di Kiev

Il sipario del Carlo Felice si alza sulla nuova stagione: a fatica, tra mille scricchiolii, ma si alza. Sulle punte, ci verrebbe da dire trattandosi di balletto, e sperando che il teatro torni a regalare al pubblico genovese qualche «arabesque» di qualità.
«Il lago dei cigni», balletto in quattro atti su musica di Cajkovskij, apre domani sera (ore 20.30) la stagione lirica - la prima opera vera e propria sarà «Pagliacci», dal 5 al 17 aprile - con il Balletto dell'Opera di Kiev e la storica coreografia di Lev Ivanov, Marius Petipa e Aleksandr Gorskij. Sul podio, Aleksej Baklan e, come protagonisti, due solisti del Teatro Marinskij di San Pietroburgo, Anastasija Kolegova (Odette/Odile) e Danila Korsuncev (Principe Sigfried); spettacolo allestito in collaborazione con l'Associazione Teatrale Emilia Romagna. La macchina dunque si rimette in moto.
«Vogliamo essere ottimisti» - rompe gli indugi Giovanni Pacor, che a dire il vero porta sul volto le tensioni delle scorse settimane, come ferite di guerra, tra promesse e smentite, fumate di speranza e annunciati sostegni dai privati, che radunati in cordata dal presidente di Confindustria Genova Giovanni Calvini, dovrebbero investire nel teatro due milioni all'anno per due anni. E poi ci sono le novità dal «centro»: «Abbiamo segnali positivi da Roma - continua Pacor - perché il milleproroghe, seppur un po' zoppo, ci fa comunque ben sperare».
Sì, perché il decreto non ha previsto il reintegro totale del Fus (Fondo Unico Spettacolo), ma ha pur sempre destinato al Carlo Felice una cifra superiore alle aspettative - dai 700 ai 900 mila euro - il che riporta un po' di ossigeno in sala, o, a dirla «alla Pacor», che consegna dall'alto il salvacondotto a procedere. Mettendoci un pizzico di scaramanzia, naturalmente.


Presente sulla scena da centocinquant'anni, «Il lago dei cigni» è un classico del repertorio, amato e conosciuto in tutto il mondo e qui presentato nell'edizione «storica»: un'affascinante fiaba d'amore avvolta da una musica sublime, ancora oggi capace, secondo il direttore Baklan, «di trasmettere preziosi valori educativi, soprattutto ai giovani».
Prevista la diretta stream e la possibilità di vedere lo spettacolo in HD anche nelle 48 ore successive, collegandosi al sito del teatro www.carlofelice.it.

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