CARMEN CONSOLI La rockstar che fa teatro

Quando l’abbiamo incontrata la prima volta era una ragazzina minuta, timida e un po’ spaurita anche se credeva molto nelle sue canzoni. Poi pian piano è cresciuta e con lei i suoi brani, in un crescendo che coniugava nei testi poesia e ribellione, nelle musiche gusto melodico e carica rock.
La Carmen Consoli «confusa e felice» ha lasciato spazio alla cantautrice profonda e problematica che sa tuffarsi nelle asperità del rock per poi allontanarsene con un canto quasi elegiaco per poi avvolgersi ancora su se stessa. Mutevole, multiforme, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, Carmen Consoli torna a Milano, domani e martedì, per un doppio concerto al Teatro Smeraldo.
È reduce da un tour americano, da un giro di concerti europei in pullmann («Come facevano gli hippy negli anni Sessanta»), tra l’altro ha suonato a Milano lo scorso maggio ma stavolta lo show è completamente diverso ed è partito, in questa nuova versione, da quindici giorni. Sarà uno spettacolo a metà tra musica e teatro, e Carmen dividerà il palco con la band acustica ma soprattutto con l’attrice Simona Malato in questa originale versione di Eva contro Eva, titolo del suo ultimo e bellissimo album ispirato dal titolo del film di Bette Davis.
Simona Malato interpreterà tre monologhi scritti dalla regista e autrice Emma Dante e dedicato alle donne di Sicilia. Quelle donne che la Consoli da sempre canta con una sicilianità tutta interiore, che si snoda dalla nuova Maria Catena, inno contro il gossip («Cristo in croce sembrava alquanto avvilito/ dai vizietti di provincia/ primo fra tutti il ricorso sfreanto al pettegolezzo») a Contessa miseria a Geisha.
Accanto a questi personaggi Emma Dante ha costruito tre ritratti di donna (una bimba ribelle, una sposa zoppa, una ragazza in preda ad una gravidanza isterica)che uniscono dramma e speranza, coraggio e disperazione. «Sono donne eroiche e maledette - ha detto Carmen Consoli - perché sono fuori dalla società che non le comprende».
Le donne di Carmen, così complesse ma reali e palpabili (vedere ad esempio le ossessioni della donna di La dolce attesa o la tensione di quella di Preghiera in gola) simili eppur così lontane culturalmente dai suoi miti Billie Holiday e Janis Joplin.
Ci attende un concerto intenso, un viaggio nella cultura popolare rivisitata secondo la sensibilità della Consoli, già definita «verghiana».

A colorire il sound della chitarra di Carmen le chitarre e il bouzouki di Santi Pulvirenti, il mandolino di Massimo Roccaforte, le percussioni di Puccio Panettieri, il violino di Andrea Di Cesare, i fiati di Giancarlo Parisi, il contrabbasso di Marco Siniscalco che ha sostituito nel cuore dei fan Leandro Misuriello, scomparso durante l’ultima tournée.
Carmen Consoli
Teatro Smeraldo, domani e martedì, ore 21, info 02-29006767, ingresso da 30 a 20 euro

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