Carnival «vede rosa» nel Mediterraneo

È una nave carica di fiducia, se non di moderato, razionale ottimismo quella che porta a Genova Joni Rein, appena nominata vicepresidente internazionale del comparto vendite di Carnival Cruise Lines che è il gruppo leader mondiale delle crociere con i suoi marchi Holland America, Princess, Cunard, Windstar, The Yachts of Seabourn e la genovesissima Costa. «La crisi c’è, e si vede - conferma la supermanager dell’industria croceristica -. Abbiamo tarato, comunque, le nostre strategie in modo da affrontare la congiuntura nel migliore dei modi, continuando a offrire un prodotto di qualità e competitivo». Tanto più, nel Mediterraneo, dove Carnival ritiene di convogliare nei prossimi anni un consistente numero di turisti provenienti dal Nord America. Nel frattempo, è vero, sempre dal Mediterraneo sono state temporaneamente ritirate due navi e trasferite oltreoceano. Ma la tendenza del settore, per Carnival, è positiva: «Ci aspettiamo un 3-4 per cento in più di crescita rispetto allo scorso anno - conferma Joni Rein, che prima di entrare in Carnival ha ricoperto la carica di vicepresidente allo sviluppo delle vendite in Costa Cruises North America -. Il nostro sforzo - aggiunge - è quello di ampliare sempre più la tipologia di clientela», dai giovanissimi alle famiglie, alla terza e quarta età. Un obiettivo che si vuole ottenere assecondando i gusti del pubblico che cerca una nave confortevole, dotata di tutte quelle caratteristiche che ne fanno una vera e propria città galleggiante del divertimento. In questo senso, insiste Joni Rein, sulle grandi unità da crociera della Carnival non deve mancare praticamente nulla: dalla Spa, il centro benessere da 1951 metri quadrati, all’arredamento particolarmente curato delle cabine, dalla presenza di campi da golf all’eccellente offerta gastronomica, dalla scelta degli itinerari all’attenzione per le esigenze diversificate del segmento-famiglie. «Ci aspettano due anni di difficoltà - spiega Rein -, ma nel 2011 torneremo nel Mediterraneo, per noi il mercato europeo è fondamentale». Due le navi attualmente in costruzione negli stabilimenti di Fincantieri, Carnival Dream e Magic, che verranno consegnate rispettivamente a settembre e nel 2011.
«Certo, oggi si assiste a una contrazione della durata della crociera - sottolinea in particolare Erasmo Paolo Maddalena, direttore commerciale di Gioco Viaggi, tour operator a Genova che da vent’anni rappresenta Carnival -. Siamo passati preferibilmente da sette a cinque giorni in media, ed è logico che la compagnia si sia adeguata nell’offerta, così come è stato affinato l’aspetto-prezzi, con l’offerta di prenotazione anticipata, cinque mesi prima del viaggio, che consente un significativo risparmio». Tra le altre novità messe a punto da Carnival, c’è anche il «credito a bordo» che può anche venire rimborsato. Un buon riscontro, ed è una vera sorpresa, è la crociera che si potrebbe definire «della nostalgia»: è quella che, per trasferire la nave da un’area turistica all’altra, percorre la traversata transatlantica, ormai abbandonata dai cruiser mondiali, ma ancora ambita da una nicchia di clienti.

Ebbene, Joni Rein conferma che, anche in questa fascia, ci sono croceristi di origine italiana che scelgono l’itinerario alla riscoperta delle origini. Un modo anche questo per realizzare l’aspirazione contenuta nello spirito del «ma se ghe penso».

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