«Guarda che le ragazzine milanesi non sono tutte sgualdrine». Comincia tutto con una battuta. Ma il botta e risposta tra il vice capogruppo in Comune del Pdl Michele Mardegan (ex An vicino a La Russa) e l’assessore alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna (ex An vicino a Fini) si trasforma in qualcosa di più: in un battibecco al peperoncino in cui ci finisce di mezzo anche il legame con Fini. Mardegan, durante gli Stati generali del Pdl, fa notare a Landi di Chiavenna che «è sbagliato sostenere che le adolescenti milanesi sono tutte delle sgualdrine che si vendono per una ricarica telefonica e che i ragazzi sono tutti tossici e alcolizzati».
Zac, in due parole punge nel vivo l’assessore proprio sulle campagne di prevenzione a cui tiene di più: quelle contro l’alcol e quelle a favore del sesso sicuro tra i giovani. Ovviamente la risposta non si lascia attendere: «Mardegan è un reazionario. Secondo lui bisogna buttare la polvere sotto il tappeto, ma io non sono di questa opinione e vado avanti per la mia strada. I dati sono oggettivamente allarmanti». «Invece - controbatte l’altro - è ora di finirla di parlar male dei milanesi o di fare terrorismo verbale con l’intento di imporre a tutti, in una visione da stato etico, lo stile di vita dell’assessore Landi». E poi arriva la stoccata: «Per di più - alza i toni Mardegan - stiamo parlando di un assessore nominato (peraltro da Fini) e non eletto, quindi privo di legittimazione popolare». Quel «nominato peraltro da Fini» suona quasi come un’aggravante alla politica messa in atto da Landi. «Landi - aggiunge il vice del Pdl milanese - si vanta anche di essere laicista, liberale e libertario. Io sono semplicemente, ma orgogliosamente, un uomo libero e forse, come tale, sarò anche reazionario, secondo la visione dell’assessore anticattolico praticante, ma credo che la maggioranza dei consiglieri del Pdl e soprattutto degli elettori la pensi come me». I toni della polemica si fanno accesi. Ma ad alimentare il battibecco tra i due non interviene nessuno degli altri colleghi di partito.
Landi, con aplomb, rispedisce ogni critica al mittente e soprattutto non coglie le provocazioni più sottili che fanno riferimento al legame con Gianfranco Fini. «Mi spiace che Mardegan, ottimo professionista, si presti a fare il portavoce di una polemica politica, sterile, che alimenta uno scontro che non esiste tra finiani e non finiani. Quando sappiamo che i ruoli che ricopriamo tutti, nessuno escluso, li dobbiamo grazie al carisma di Fini, che ha costituito An. Mardegan si occupi di legalità e faccia lavorare l’assessore alla Salute». Il dubbio è forte: forse dietro alla frecciatine non c’è solo la questione delle ragazzine milanesi o delle campagne a favore dei profilattici. Forse a qualcuno nel partito non è piaciuto il commento dell’assessore di qualche giorno fa.
"Caro assessore Landi le ragazzine milanesi non sono sgualdrine"
Polemiche sulle campagne di sensibilizzazione promosse dall'assessore alla salute. Il vicecapogruppo del Pdl contro il collega finiano: "Non puoi pensare di imporre a tutti il tuo stile di vita"
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.