Caro Direttore, ci mancherà. Molto

Caro Giordano, ho appreso che il 24 agosto lascerà la direzione de il Giornale. Non è retorica, ma sinceramente mi dispiace: in primis perché l’ho sempre stimata per la correttezza, per la serietà, per la disponibilità e, soprattutto, per la grande umanità dimostrata. Come giornalista, invece, l’ho sempre apprezzata per la determinazione, la professionalità, l’obiettività e la discrezione (a volte fin troppo): qualità rare e difficili da gestire nella «giungla» della carta stampata. Ecco, questa è l’immagine che ha dato a me e, sicuramente, ai tanti suoi lettori. Di conseguenza, però, mi fa piacere che il prestigioso incarico che le è stato affidato, certamente sarà un validissimo motivo per dimostrare - se ce ne fosse ancora bisogno - tutte le capacità direttive che la contraddistinguono, riconoscendole le difficoltà e l’impegno che dovrà affrontare. Voglia scusarmi se l’ho tediata, ma non potevo esimermi dall’esternare quanto avevo in animo. Sperando che il nostro Giornale possa avere sempre l’attenzione che merita, formulo gli auguri di un proficuo lavoro e cordialmente la saluto.
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Direttore, spero voglia gradire gli auguri migliori di buon lavoro per il suo nuovo incarico. Una forte stretta di mano.
Pasquale Arpino
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Egregio Direttore, ho appreso che lascerà presto la direzione del Giornale. Auguri di buon lavoro per il prossimo incarico e grazie per tutti gli articoli da lei scritti la cui lettura mi ha più volte suscitato delle sonore risate!
Giselda Bertaglia
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Egregio Direttore, sono costernato dall’ultima notizia. Certo, Feltri è un nome da non discutere, ed eravamo già abituati a lui. Ma che lei se ne vada è un colpo tremendo per i lettori, quindi anche per chi le scrive. Le riconfermo la mia stima e la mia ammirazione e le auguro tutto il bene possibile nel nuovo incarico, che assolverà brillantissimamente, come sempre. Ho letto 5 in condotta al ritorno da un periodo di vacanza (l’avevo ordinato su Internet, e mi ha raggiunto al ritorno). Unisco i miei complimenti a quelli di tanti lettori e sono completamente d’accordo su tutto quello che lei scrive. In particolare, mi ha colpito molto quanto è detto a pag. 128, in tutto il 2° capitolo, sul consumo di droga nelle scuole e, in generale, tra i giovani italiani. Ai miei tempi (anni Trenta e Quaranta)... Tanti cordiali saluti.
Francesco Pascazio, Ammiraglio
Roma

Grazie Direttore per quello che ha fatto nel non facile compito di conduzione del nostro quotidiano e tantissimi auguri per il nuovo incarico. In bocca al lupo.
Bruno Cedola
Pesaro

Caro Direttore, devo ammettere che la notizia del «cambio della guardia» alla guida de il Giornale è stata un fulmine a ciel sereno. Conosco benissimo Feltri e, sapendo quanto è bravo, sono sicuro che farà bene il suo lavoro, ma non aver più il piacere di scrivere (e molto spesso ricevere risposta) all’uomo che ha affondato Repubblica ed Unità mi mancherà. Adesso riporterà la sua classe e la sua professionalità a Mediaset, dove conta la capacità e non il lecchinaggio politico o l’amicizia con i magistrati. Auguro dunque, in anticipo, ogni bene a lei ed alla sua famiglia, e tante altre soddisfazioni professionali che sicuramente, vista la stoffa, non mancheranno.
Francesco Urselli
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Direttore Giordano, mi permetto di scriverle (avendo sempre apprezzato il suo taglio giornalistico sia quando era ad Italia 1 che adesso a il Giornale) per farle i miei migliori auguri per il futuro visto che dovrà lasciare la sua attuale carica, ma sicuramente saprà far bene come ha sempre fatto.
Simone Innocenti
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Egregio Direttore, ora che mi lega alla sua persona anche l’esperienza scolastica della figlia grande negli Usa (ma la mia ad oggi non è ancora partita), apprendo con grande stupore e dispiacere che non potrò più leggere i suoi splendidi articoli e le risposte ai lettori nella rubrica che lei aveva inaugurato. Pur ammettendo che Feltri sia un grande giornalista e autorevole manager del settore, io sono molto legato ai fatti che vengono raccontati e commentati dalla sua penna. Argomenti che riguardano la famiglia, la scuola (a proposito ho molto apprezzato il suo libro 5 in condotta), la politica e quant’altro da lei trattati, mi hanno sempre trovato d’accordo. Ammetto che con lei e con i suoi collaboratori ho apprezzato completamente il piacere di leggere un quotidiano. Mi spiace tanto che lei lasci il Giornale. Le auguro un mondo di bene.
Antonio Carrieri
Torino

Carissimo Direttore, desidero esternarle i miei sinceri voti augurali per il nuovo impegno che l’attende con un grazie per la compagnia che mi ha fatto fin qui. La terrò d’occhio sempre affettuosamente. Con stima.
Piera Murgia
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Caro Mario, senza tanta retorica sono profondamente dispiaciuto che ci lasci. In questi anni di direttore hai saputo dare un’impronta fresca, giovane, innovativa a questo quotidiano e sei riuscito a dare voce ai lettori che credono in questa Italia e leggono questo storico giornale. I miei migliori auguri per il nuovo incarico, e un «bravo» per la tua professionalità. E un arrivederci... Chissà mai nella vita...
Gianluca Fascina
Noale (Ve)

Direttore, ieri sera al TG ed oggi sui quotidiani, la notizia che al suo posto verrà Vittorio Feltri. Non conosco i motivi - senz’altro validi - di questo cambio, ma le assicuro che il dispiacere è tanto. Sono una lettrice prevalentemente «on-line» e la mattina quando apro il sito del il Giornale, vado subito sulla destra della pagina per vedere se, tra gli editoriali, c’è un suo articolo. Quando sostituì Belpietro, inizialmente ebbi qualche dubbio per la sua giovane età, ma dovetti ricredermi immediatamente. Le auguro tutto il bene possibile e tante tante soddisfazioni per il suo «nuovo» lavoro. Con stima.
Paola Martorelli
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Stimato Direttore, due righe per trasmetterle le mie congratulazioni - screziate da un pizzico di malinconia - per il prestigioso incarico che si appresta a ricoprire in Mediaset. Le congratulazioni sono d’obbligo, l’incarico meritato e la malinconia è quella che proviamo quando un caro amico si trasferisce; sappiamo perfettamente che non potremo frequentarlo più come prima. Cari saluti, ad maiora.
Carlo Paci Innocenti
Arezzo

Direttore, secondo quanto leggo su tgcom.it lei restituirà la «cadrega» al grande Vittorio Feltri. Devo ammettere che un po’ (e non proprio poco) mi dispiace. Le cose mi andavano benissimo così, Feltri a Libero e lei qua. L’ho conosciuta (via tv) a Raitre e l’ho apprezzata fin da subito anche se devo ammettere che Studio Aperto mi rifiutavo di guardarlo ieri come oggi. Alla direzione de il Giornale lei ha dato grandi prove di acutezza, sensibilità e non saprei ancora quali altri complimenti trovare. Leggerò ancora il quotidiano col ritorno del grande bergamasco ma devo confessare che lei mi lascia un buco. Insomma, per farla breve, un mare di auguri e «in bocca al lupo» per i suoi nuovi incarichi. Spero di risentire i suoi editoriali echeggiare da qualche corazzata dell’informazione non asservita. Perché checché se ne voglia dire il suo Giornale era berlusconiano senza essere scritto da Berlusconi. Gli «altri» non possono dire altrettanto. Ok, la finisco qui. Di nuovo buon lavoro, Direttore, ed ogni bene per lei e chi le è caro.
Stefano Mora
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Caro Giordano, ho appreso che al Giornale arriverà Feltri a sostituirla. Le devo comunque un «grazie» per avere dato un’immagine molto più profilata e graficamente molto bella, rispetto alla precedente direzione. Un buon lavoro insomma! E auguri per il nuovo incarico.
Adriano Ferrari
Lugano

Egregio Direttore, ho appreso che dal 24 agosto inizierà una nuova avventura con l’incarico di «Direttore Nuove iniziative News Mediaset». Mi piace essere schietto e sincero con lei... Un po’ mi dispiace, perché leggevo sempre con sommo interesse i suoi articoli tanto sul sito quanto sul quotidiano. Non posso far altro che augurarle il meglio. Buona fortuna!
Michele Girardi
Roma

Caro Direttore, le confesserò che appena ricevuta la conferma del cambio di poltrona alla direzione de il Giornale, una profonda amarezza mi ha colpito. Sono lettore del Giornale da prima che lei arrivasse, e le dirò che il modo con cui lei ha diretto ed organizzato il nostro quotidiano mi è sembrato il più delle volte impeccabile. Ho letto anche il suo libro 5 in condotta, una lucida e veritiera analisi dell’odierno mondo scolastico. La saluto e le porgo i miei migliori auguri per la nuova esperienza che la attende. Mi mancherà! Ne approfitto anche per dare il bentornato a Vittorio Feltri, giornalista di grande calibro, che sono sicuro riuscirà nell’arduo compito di non farci rimpiangere il nostro Direttore.
Vittorio D.
Alessandria

Caro Direttore Giordano, sono sicura che nel suo nuovo incarico a Mediaset sarà bravissimo, allo stesso modo di come bravissimo è stato nel dirigere il Giornale, che sotto la sua magnifica direzione ha raccontato con lealtà e grande valore giornalistico diverse pagine dell’Italia e del mondo attuale. Ed anche a chi l’ha sfidata ed attaccata ha sempre saputo rispondere con garbo ed intelligenza. Sono molto dispiaciuta dal suo addio, speriamo sia un arrivederci. Ancora auguri.
Fabia Beronti
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Nel suo primo editoriale, caro Direttore, lei si è rivolto a noi lettori «con emozione». Sicuramente per un giornalista giovane e in gamba come lei, prendere le redini del quotidiano fondato da Indro Montanelli, dev’essere stata un’esperienza indimenticabile che le avrà di certo dato tanto dal punto di vista professionale e anche da quello umano. Ma ora, sono io, semplice lettrice, a rivolgerle un saluto (anzi, un arrivederci) «con emozione». È stato esemplare il modo in cui lei, caro Giordano, ha portato avanti questo giornale: sempre con intelligenza e giudizio, mai in modo volgare né demagogico, riuscendo anche a svecchiare le pagine e i contenuti di questa nostra amatissima testata. Inutile dire che la seguirò con ammirazione anche nel suo prossimo incarico. Ma ammetto che i suoi editoriali mi mancheranno. Grazie della sua schiettezza, della sua determinazione, della sua ironia. Complimenti Direttore.
Luisa Dotti
Milano

Caro Direttore, di lei mi piace tutto: la verve umoristica, il suo giocare con le parole, la sua scrittura scorrevole e piacevolissima (ho letto d’un fiato il suo 5 in condotta) e anche il tifo per il Toro, tifo che anch’io condivido. Lei ci lascia per incarichi «nazionali», incarichi che assolverà benissimo, ne sono certo: la classe non è acqua. Ci mancherà.
Fabio Figini
Torino

Caro Direttore, ho appreso durante il Tg4 del cambiamento della direzione del nostro Giornale. Non che non apprezzi Feltri, anche lui un grande giornalista, un bravissimo direttore. Ma confesso mi sono affezionato a lei. Giovane, con idee semplici e con un modo chiaro di scrivere e esporre le sue idee. Quasi quasi la consideravo il mio fratello più giovane che sapeva insegnare, spiegare al fratello più vecchio il modo di affrontare, di vedere le cose della vita. Aspettiamo il 24 agosto. Comunque tante tante grazie per la sua direzione.
René Haas
Corte Franca (Bs)

Caro Direttore, la sua permanenza a il Giornale ha portato una ventata di novità e tanti nuovi affezionati lettori. Anche alle edicole si è notata l’innovazione in quanto il suo Giornale veniva ora mostrato insieme agli altri, invece che nascosto sotto il banco. Temo che vada via troppo presto! Sarà rimpianto da tutti i lettori e mi auguro che il suo successore sappia continuare sulla sua strada, anche se caratterialmente è molto diverso da lei. Speriamo che il Giornale continui a essere non solo una bandiera di buon giornalismo ma soprattutto la voce di una politica non sottomessa e pavida. Speriamo di poter continuare a leggerla sempre, ci mancherà il suo spazio e le lettere al Direttore.
Giacomo Borello
Genova

Caro Direttore, la notizia del cambio di direzione al nostro Giornale ci (siamo una famiglia) ha sorpreso e provocato un egoistico dispiacere. I cambiamenti grafici ed editoriali apportati al quotidiano durante la sua direzione, il successo ottenuto da tante iniziative, l’incremento della diffusione avranno motivato Mediaset a proporle un incarico che pensiamo preveda un ulteriore sviluppo professionale che le auguriamo possa darle le più ampie soddisfazioni. Ci mancherà: la decisione con cui ha affrontato scottanti temi sia politici che etici, la grande umanità espressa nell’incontro con situazioni difficili nel sociale e nell’aprire il proprio cuore nei piccoli e grandi problemi della famiglia, lo humour e la lingua salace quando serve, tutte caratteristiche che ci hanno fatto sempre andare dalla prima alla penultima pagina prima di continuare la lettura del Giornale. Lettura che, essendo io e mia moglie tranquilli pensionati, possiamo permetterci di fare in modo esauriente, apprezzando il valore dei suoi collaboratori, sia storici sia più recenti, e talvolta l’importanza delle contrapposizioni e delle dissonanze necessarie per l’approfondimento della notizia.

Leggiamo il Giornale da sempre e le diciamo che questo è stato un periodo molto bello, peccato dannatamente breve! Grazie per tutto quello che ha dato ai suoi lettori e amici per sempre.
Luciano e Silvana Rinaldini
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