Caro José, nei contratti non esistono solo i diritti

di Franco Ordine

Dietro la cortese resistenza di Massimo Moratti, questa volta deve schierarsi tutto il calcio italiano. Il contenzioso aperto con José Mourinho, direttamente, e in forma indiretta col suo procuratore Mendez, mentre sullo sfondo si intravede la sagoma del Real Madrid, non è una questione interna agli affari dell’Inter. Non si tratta di una banale trattativa tra un allenatore che chiede di essere «liberato» da un contratto pluriennale e il club che vuole fargli un dispetto. No. Qui si tratta di una clausola, voluta e sottoscritta dalle parti non più tardi di un anno fa, proprio di questi tempi, e che contempla la possibilità di rescindere unilateralmente il contratto sottoscritto in cambio di una penale. Proprio Moratti, il presidente, per aver ceduto alla pretesa del portoghese, offrendogli anche un ritocco allo stipendio, incassò anche qualche brutale censura.
Ieri José Mourinho è stato ricevuto dal dottor Ghelfi, l’uomo dei conti di casa Moratti e dell’Inter, ha chiesto di essere «esonerato» dal pagamento totale della clausola, oppure di ricevere un sostanzioso sconto sulla cifra dei 16 milioni necessaria per volare a giuste nozze col Real. Non solo. Il suo agente ha ripetuto anche di una presunta promessa verbale fatta al proprio assistito: niente clausola in caso di successo di Champions. José ha ricevuto in cambio dal dottor Ghelfi una risposta franca e appuntita, nello stile del manager neroazzurro: la clausola dev’essere pagata, possibile uno sconto modestissimo. Stare dalla parte dell’Inter, in questa occasione, non è una scelta di campo tradizionale: significa riconoscere ai famosi contratti sottoscritti dalle parti, calciatori, allenatori, il valore naturale.

Lor signori sono i primi a reclamare la soddisfazione completa degli accordi in caso di cambio dei piani da parte delle società (esonero per i tecnici o cessione per i calciatori), mai sono disposti a fare altrettanto in caso contrario. E questo costume tipico italiano è diventato intollerabile.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica