Caro papà, vigila sul Genoa

Caro papà, vigila sul Genoa

(...) ma sai anche che non si sono arresi e che non mollerano mai il Genoa, perché vogliono vederlo volare ancora alto come lo abbiamo visto e vissuto noi. Sai anche che la tua storia, la nostra brutta storia è stata di esempio a molti, che io non ho smesso di battermi per capire cosa ti ha portato via e perchè. I passi fatti sulla Sla sono molti ma ancora non sufficienti, e io continuerò in questa lunga battaglia e non mollerò mai come mi hai insegnato tu! Nessuno ti ha mai dimenticato, anche perchè come si fa a dimenticare un Capitano come te? Adesso è ritornata la numerazione obbligatoria delle maglie da 1 a 11 e hanno dovuto ritirare fuori il «tuo» numero 6, dovrebbe prenderlo Giovanni Tedesco, un «grande» come lo definiresti tu, speriamo comunque che chiunque la indossi sappia onorare quel numero. Mi raccomando non smettere mai di guidare e vigilare sul Genoa come facevi dal campo, adesso è venuto anche il mitico «professore» a darti una mano, è proprio vero i migliori vanno via per primi, ma la vita è fatta così.

Tranquillo che qua in terra ci siamo io e Andrea che lo seguiamo, una tifosa come me non può mollare il suo Genoa, e speriamo che un campioncino come Andrea si faccia valere!!! Un bacio grande e sempre forza Genoa.

La lettera è tratta dalla rivista ufficiale della società «Genoa», diretta dal giornalista Mario Bottaro.

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