Caro pasta, perquisite le sedi di cinque pastifici
16 Dicembre 2009 - 09:00Perquisite Barilla, De Cecco, Divella, Garofalo e Amato. Inchiesta sulle manovre speculative che hanno determinato il rialzo dei prezzi
Roma - I militari del nucleo di polizia
tributaria della Guardia di Finanza, su ordine della procura di
Roma, hanno perquisito oggi le sedi della Barilla a Parma, della
De Cecco a Pescara e Roma, della Divella a Rutigliano, in
provincia di Bari, della Garofalo a Gragnano e della Amato a
Salerno. Anche la sede dell’Unione industriali pastai italiani è
stata oggetto di una perquisizione.
Gli accertamenti sono stati disposti nell’ambito dell’inchiesta
seguita dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Stefano
Pesci. Il reato ipotizzato è quello previsto dall’articolo 501
bis del codice penale, che definisce le manovre speculative sulle
merci. Il balzo dei prezzi della pasta sarebbe sotto verifica, a
partire dal settembre 2007.
Barilla: "Massima disponibilità" Massima disponibilità a collaborare da
parte di pasta Barilla nell’ambito dell’inchiesta della Procura
di Roma sul caro pasta, a seguito delle perquisizioni effettuate
dalla finanza nella sede di Parma. È quanto si apprende da fonti
vicine all’azienda.
De Cecco: "Siamo tranquilli" L’acquisizione dei documenti della Guardia di finanza riguardanti la "De Cecco" è cominciata nella tarda mattinata ed è ancora in corso nella sede di Fara San Marino (Chieti). Fonti della De Cecco interpellate dall’Ansa hanno riferito che "la dirigenza è serena e collabora con la Guardia di Finanza" ed hanno ricordato che "è in atto un ricorso al Consiglio di Stato contro la multa dell’Antitrust alle aziende ritenendo che gli aumenti fossero ritenuti frutto di un accordo"
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