Roma - I militari del nucleo di polizia
tributaria della Guardia di Finanza, su ordine della procura di
Roma, hanno perquisito oggi le sedi della Barilla a Parma, della
De Cecco a Pescara e Roma, della Divella a Rutigliano, in
provincia di Bari, della Garofalo a Gragnano e della Amato a
Salerno. Anche la sede dell’Unione industriali pastai italiani è
stata oggetto di una perquisizione.
Gli accertamenti sono stati disposti nell’ambito dell’inchiesta
seguita dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Stefano
Pesci. Il reato ipotizzato è quello previsto dall’articolo 501
bis del codice penale, che definisce le manovre speculative sulle
merci. Il balzo dei prezzi della pasta sarebbe sotto verifica, a
partire dal settembre 2007.
Barilla: "Massima disponibilità" Massima disponibilità a collaborare da
parte di pasta Barilla nell’ambito dell’inchiesta della Procura
di Roma sul caro pasta, a seguito delle perquisizioni effettuate
dalla finanza nella sede di Parma. È quanto si apprende da fonti
vicine all’azienda.
De Cecco: "Siamo tranquilli" L’acquisizione dei documenti della
Guardia di finanza riguardanti la "De Cecco" è cominciata
nella tarda mattinata ed è ancora in corso nella sede di Fara
San Marino (Chieti).
Caro pasta, perquisite le sedi di cinque pastifici
Perquisite Barilla, De Cecco, Divella, Garofalo e Amato. Inchiesta sulle manovre speculative che hanno determinato il rialzo dei prezzi
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.