Monza è la più economica per acquistare il kit scolastico (81 euro), Milano la più cara (87 euro). Con la fine delle vacanze per le famiglie si apre il capitolo scuola. E, tra cartolerie e supermercati, il conto è salato. Senza contare i libri. Un'altra bella botta per i genitori. Soprattutto a Milano dove la giunta Pisapia ha pensato bene di eliminare il buono per i testi delle scuole dell'obbligo.
Quest'autunno, dunque, la cartella scolastica peserà senza libri una media di 85 euro a famiglia lombarda, contro i 123 euro che si spenderanno per i libri di testo. Con alcune differenze tra i capoluoghi di provincia: lo zaino sarà più caro a Milano (53,70 euro), mentre a Bergamo è il diario griffato a pesare di più (costa 14,50 euro); a Brescia il set di penne è il più costoso in Lombardia (5,20 Euro), così come i quadernoni sono un articolo poco economico sia a Brescia che a Bergamo (rispettivamente 14 e 15,90 euro).
Guardando alla spesa complessiva per il kit scolastico, Monza è la città capoluogo più economica (81,10 euro), mentre Milano la più cara (più di 87,30 Euro). E in Italia sono 16.718 le cartolerie attive e il 13,3 per cento si trovano in Lombardia. Lecco è la provincia lombarda in cui le cartolerie sono cresciute di più in un anno (più 4,1 per cento), seguita da Pavia (più 1,40 per cento) e Brescia (più 1,10). È quanto emerge dalla «Rilevazione dei prezzi di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza e in alcuni capoluoghi lombardi.
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