RomaLe elezioni anticipate? «Sono naturali quando il governo non funziona più». Dal suo quartier generale estivo di Ponte di Legno, Umberto Bossi replica allallarme del presidente Napolitano contro il «vuoto politico» che una corsa verso il voto causerebbe, e si schiera decisamente col partito delle urne.
Il «vuoto», spiega, si crea se cè «una maggioranza spaccata che non riesce a combinare niente». E visto lo scontro nel Pdl dopo la rottura con Fini, per il leader della Lega «non si capisce come si possa andare avanti per qualche anno in un casino del genere». Neppure i timori di speculazioni finanziarie, se si aprisse ufficialmente una crisi politica, dissuadono Bossi: «Le speculazioni sono possibili anche quando un governo cè, ma non funziona. E allora sì che sarebbe grave». Invece, «grazie a Tremonti», ora lItalia ha una situazione economica «stabilizzata», tanto che «questo sarebbe il momento meno pericoloso per votare». Di una cosa Bossi si dice certo: «Napolitano non farebbe niente per mettersi contro la volontà popolare»: come dire che se la maggioranza del Parlamento (Pdl, Lega, Idv) chiedesse il ritorno alle urne, il presidente ne prenderebbe atto.
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