Una family card per incoraggiare le famiglie lombarde a trascorrere le vacanze in Lombardia. Senza che debbano macinare chilometri su chilometri per trovare una località di villeggiatura piacevole. È lidea lanciata dallassessore lombardo al Turismo Stefano Maullu per valorizzare laghi, monti e campagne della regione. Non a caso lui, seppur di origine sarda, per il suo agosto ha scelto di passare le vacanze tra la Valtellina, il lago di Como e il lago di Garda.
Il progetto della family card, che sarà sviluppato assieme allassessorato alla Famiglia, darà diritto a sconti (ancora da definire) in alberghi, bed&breakfast, ristoranti, prodotti tipici delle varie località lombarde. A settembre si terranno i primi incontri insieme a Federalberghi e Federcommercio per realizzare una rete di convenzioni. Lidea di fondo è chiara: «Altro che tasse sul turismo e pedaggi - spiega Maullu - Noi siamo per gli incentivi e la card vuole essere un modo per fidelizzare e andare incontro alle famiglie, che già rappresentano il 90% del turismo in regione».
Altra novità: il Pirellone sta pensando a una sorta di guida turistica on line, con informazioni dettagliate, provincia per provincia, che arriveranno direttamente sullo smart phone del turista in base alla località in cui si trova, suggerendo ristoranti e gastronomie tipiche.
La Regione Lombardia punta a rendere il turismo sempre più specializzato. Ad esempio, proponendo percorsi sportivi nei 67 campi da golf presenti sul territorio. Oppure promuovendo pacchetti vacanze studiati ad hoc per chi ama muoversi in bicicletta o in moto, «come accade già in tanti paesi europei», o per gli amanti dei centri benessere. Altra risorsa da valorizzare è il turismo religioso, con pellegrinaggi e cammini spirituali nei numerosi santuari nascosti tra il verde e le campagne. I punti di forza su cui far leva sono tanti. Così come lo sono i turisti da conquistare: «I lombardi innanzitutto - spiega Maullu -. E poi ci sono i turisti stranieri low cost che arrivano a Orio al Serio». Il format di vacanza da tener presente non è più quella dei classici quindici giorni di soggiorno. Ma è quella mordi e fuggi fatta al massimo di un fine settimana lungo.
In base ai dati in mano allassessorato al Turismo «i lombardi restano i più accaniti viaggiatori: le stime parlano di un 68% di partenze contro la media nazionale del 50%».
Ma le abitudini stanno cambiano e non tutti scelgono il mese di agosto per le ferie. Da qui lidea di promuovere un turismo «destagionalizzato» attraverso pacchetti sconto progressivi per gli anziani e le famiglie. Insomma, si sta mettendo a punto il piano per rilanciare il turismo lombardo. Rispetto al 2009 si registra una sostanziale parità. Le prenotazioni delle camere negli alberghi hanno registrato un leggero incremento tra aprile e giugno di questanno: un 2,1% circa in più del 2009. Non migliora invece per luglio e agosto dove le prenotazioni hanno registrato - insieme a Emilia Romagna, Veneto e Val D'Aosta - un calo per il comparto alberghiero.
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