La carta Ue bocciata dai cattolici

Possiamo ragionevolmente supporre che il mancato accenno alle radici cristiane dell’Europa non sia stato il motivo principale dell’affossamento di quella Costituzione da parte della maggioranza dei francesi e degli olandesi. Ma proprio questo fatto fa capire che Giovanni Paolo II non reclamava soltanto una decina di paroline inserite nel testo, ma si preoccupava che nella costruzione di una futura Europa si arrivasse a riscoprire e a riattivare quelle radici, senza le quali né si comprende la sua grandezza passata né si programma un suo futuro concreto e vitale.
La “fissazione” a un laicismo ad oltranza non promuove ma paralizza. La classe politica francese (ma non solo quella) farebbe bene a meditare la lezione che su questo tema ci arriva dagli Stati Uniti d’America. Nonostante le difficili condizioni in cui è nata la Costituzione americana, e nonostante la netta separazione tra Chiese e Stati, la vita politica americana non è mai arrivata a estromettere qualsiasi riferimento alla Trascendenza e alla morale. E oggi ci accorgiamo che quella politica, in pratica, ci ha guadagnato.

Mentre il laicismo alla francese si rivela alquanto démodé.

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