«Carte scoperte su Malpensa: i segnali non ci incoraggiano»

Domani il premier Romano Prodi in Prefettura per il «Tavolo Milano», sabato prossimo il ministro Antonio Di Pietro al grattacielo Pirelli per il «Tavolo Lombardia» sulle infrastrutture. Sono gli appuntamenti segnati sull’agenda politica di Raffaele Cattaneo, sottosegretario ai trasporti regionali per i primi 12 mesi dell’attuale legislazione lombarda e dal mese scorso neo-responsabile a tutto tondo del settore. Con in testa molto chiaro tuttò ciò che dovrà chiedere a Prodi e Di Pietro nel doppio incontro col Governo. «Prima di tutto soldi - va subito sul concreto l’assessore -, quanto meno capire quanti ne possono arrivare da Roma. Ci servono soprattutto quelli per finanziare la Pedemontana e il tratto dell’Alta velocità Milano-Venezia, quindi le parti spettanti ad Anas per Brebemi e Tangenziale Est-Esterna».
Sempre che in Anas ci siano, considerato lo stato quasi fallimentare in cui versa quella società.
«E infatti chiederemo a Prodi di poterci sostituire all’Anas come soggetto attuatore delle opere stradali già programmate».
Discorso aeroporti: inutile dire che rifarete la voce grossa per Malpensa, non è vero?
«L’intenzione è quella di far venire allo scoperto il governo sulle proprie reali intenzioni riguardanti il nostro hub. Si tratterà di capire, una volta per tutte, se dobbiamo tornare a credere nelle promesse fatte proprio da Romano Prodi nel’ 98, quando sempre nelle vesti di presidente del Consiglio venne a inaugurare il nostro scalo, oppure ritenere che l’intenzione sia quella di favorire ancora Fiumicino, come spingono in quella direzione i principali partiti della sua maggioranza. Ossia, Ds e Margherita».


Siete preoccupati?
«Si, perché i segnali non sono incoraggianti. L’intenzione, per esempio, di nominare ad di Fiumicino la medesima persona che fino ad oggi lo è stato di Alitalia di certo non promette bene per noi».

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