Le carte segrete di Bin Laden: voleva colpire ancora gli Usa

Diciassette documenti declassificati dello «scrigno del tesoro» di circa seimila file trovati nella villa dove si rifugiava - e un anno fa è stato ucciso - Osama bin Laden sono stati resi pubblici ieri nel sito web del Combating Terrorism Center, dell’accademia militare di West Point. Si tratta di una finestra sulla visione e su alcuni dei pensieri e preoccupazioni del defunto leader di al Qaida. Sono tutte lettere o bozze di lettere, per un totale di 175 pagine nella versione originale in arabo, e 197 nella traduzione in inglese. La prima è datata settembre 2006, l’ultima aprile 2011. Alcune sono incomplete o non indicano chi ne sia l’autore o il destinatario.

Nel sito, i documenti, diffusi con il titolo «Lettere da Abbottabad, bin Laden emarginato?», è pubblicato anche un rapporto sul materiale, elaborato dagli analisti del Combating Terrorism Center, in cui si evidenzia che bin Laden era afflitto dalle «vittime civili inutili» che i gruppi affiliati di al Qaida causavano per la loro «incompetenza», e si notano «i suoi sforzi per consigliarli in modo da evitare attacchi che causassero predite tra i civili musulmani e concentrasi sugli Stati Uniti, “il nostro obiettivo”». «La frustrazione di bin Laden con i gruppi jihadisti regionali e la sua apparente incapacità di esercitare il controllo sulle loro azioni» è il più interessante aspetto che emerge da questi documenti.

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