Un cartello svela che Gdf, Agenzia delle entrate e Siae pagano solo a Natale
5 Gennaio 2012 - 02:01RomaIl volantino non è passato inosservato. Forse perché al cinema Adriano di Roma, anche nei giorni delle nuove tasse, cè sempre la fila. O anche perché gli occhi sono più sensibili a certi avvisi ciclostilati, soprattutto quando si legge la parola «gratuito». Comprensibile che un aggettivo del genere, in una fase storica in cui il privilegio è orribile e i sacrifici condizionano la vita di ognuno, faccia sobbalzare di sdegno. Eppure «libero ingresso» è scritto sul fogliettino appeso alla cassa del cinema Adriano. Trenta persone in coda, sette euro e cinquanta lentrata, piccolo sconto sopra i 65 anni, giorno di tolleranza il mercoledì, quando si scende a 5. Ma non è così per tutti. Chiunque voglia andare a vedere «Le idi di marzo» o «Vacanze di Natale» o «Finalmente maggiorenni» nel centralissimo e storico cinema della Capitale, si accorgerà che durante lanno cè qualcuno che non paga il biglietto.
Il volantino appeso in questi giorni dice infatti che le tessere di ingresso gratuito concesse ad alcune categorie di lavoratori verranno sospese nel periodo natalizio. Questo significa che nel periodo non natalizio ci sono le tessere gratuite. E nellelenco dei beneficiati del free-cinema cè nientemeno che lAgenzia delle entrate, ovvero lente che riscuote le nostre tasse.
Ecco il testo appeso allAdriano, rivolto agli «associati Anec Lazio», ovvero gli esercenti di sale cinematografiche: «Vi segnaliamo che le tessere di servizio per il libero ingresso nelle sale cinematografiche rilasciate agli enti: Guardia di finanza, Siae, Agenzia delle entrate direzione regionale dipartimento politiche fiscali saranno sospese durante il periodo natalizio che va dal 23 dicembre all8 gennaio compreso».
Insomma, nessuno è perfetto, anche gli uomini che rappresentano il Fisco hanno la loro nicchia di agevolazione. E con loro, in questo caso, pure i finanzieri e il personale della Siae, società italiana autori ed editori.
Dalla Anec Lazio spiegano che le tessere non sono per tutti gli impiegati dellAgenzia delle entrate, ma ne vengono assegnate soltanto alcune. E lo stesso vale per le altre categorie citate nellavviso appeso alle casse. Per il cittadino in fila rimane però sempre la domanda: perché «qualche» esattore va al cinema gratis? I dipendenti dellAgenzia delle entrate hanno anche laccesso ridotto a tutti i musei di Roma.
Un po diversa la situazione per i portatori di handicap che, almeno al cinema, devono sempre mostrare un certificato di invalidità grave, altrimenti pagano il biglietto intero. E la disabilità deve essere al 100%, altrimenti niente da fare. Un handicap di questo tipo necessita della presenza obbligatoria di un accompagnatore, che paga, anche se con biglietto ridotto.
Ma le tessere gratuite non si toccano: chi la esibisce entra automaticamente senza aprire il portafoglio, salvo qualche periodo particolare, durante le feste ad esempio, come dimostra il volantino romano.
Secondo una legge del 72, alle tessere omaggio non si applica limposta sugli intrattenimenti, a meno che non superino il 5% degli ingressi totali dello spettacolo. Sono cioè detassati.
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