da Parigi
Sono 1,9 milioni - su 5,7 in tutto - gli allievi delle elementari e delle medie che tornano in questi giorni sui banchi di scuola in Francia e faranno la settimana di quattro giorni in via sperimentale. Ed è già polemica nel Paese, diviso in due tra i pro e i contro, tra i fautori del sabato libero e i difensori del sistema tradizionale di quattro giorni e mezzo che prevede la pausa del mercoledì. Lanciata anni fa per la prima volta da una scuola del dipartimento del Rodano, via via adottata da altri istituti, la settimana di quattro giorni resta uneccezione tutta francese. Questo modello scolastico infatti non esiste in nessun altro Paese europeo e crea una situazione di «caos apparente», scrive Libération, ormai «entrato nel costume».
Se i genitori sostengono la «settimana corta» che, secondo loro, permette di «approfittare pienamente del week end», gli educatori si schierano piuttosto contro. «I genitori privilegiano il proprio piacere senza pensare al benessere dei loro figli», dice a Le Figaro, Hubert Montagner, professore universitario e autore di «Un nuovo approccio allo sviluppo del bambino (Odile Jacob). Secondo Montagner, restare a casa il sabato sarebbe «nefasto per i bambini delle famiglie più svantaggiate. I bambini con difficoltà - afferma - non partono durante il fine settimana, anzi. Rischiano di passare il loro tempo davanti alla tv.
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