Casa Patrimonio Erp, consentita la vendita nei piccoli Comuni

I Comuni lombardi fino ai 10mila abitanti potranno vendere oltre il 20% del proprio patrimonio Erp, in deroga all’attuale limite imposto dal testo unico regionale in materia di edilizia residenziale pubblica.
È una delle modifiche introdotte dall’articolo 3 del Collegato 2010, il progetto di legge che contiene le disposizioni per l’attuazione della finanziaria della lombardia.
Il documento, di cui è relatore Carlo Maccari (Pdl), è stato approvato dal Consiglio regionale con 39 voti a favore e 23 contrari. Il testo introduce anche la possibilità per i Comuni e le Aler di vendere progressivamente gli stabili misti (cioè quelli in cui coesiste pubblico e privato) togliendo il limite attuale dei 5 anni per completare l’alienazione degli alloggi. Grazie a un emendamento presentato dal consigliere del Pdl Giovanni Bordoni e approvato dall’aula, i piccoli Comuni (sotto i duemila abitanti) potranno poi evitare di procedere completamente alla mobilità forzosa, cioè all’obbligo di far abbandonare l’appartamento entro cinque anni a quegli inquilini che non intendono acquistarlo. Approvato anche un emendamento del Pd che estende le tutele oggi riservate agli ultra 65enni e alle famiglie con disabili nel caso dell’alienazione di immobili: «Nel testo unico - ha spiegato il relatore Maccari - l’usufrutto degli alloggi Erp è riservato agli ultra 65enni e alle famiglie con disabili. Questo limite è stato tolto.

Chiunque può scegliere un’altra casa o comprare l’usufrutto se non è in condizioni di acquistare un altro alloggio».
In tema di pianificazione edilizia, l’assessore al Territorio Davide Boni annuncia nuovi alloggi popolari, l’ampliamento di quelli esistenti, con un aumento del 40% della volumetria.

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