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Le case all’estero delle Regioni: buco da 40 milioni

La Versailles delle Regioni italiane all’estero portava inciso lo stemma del reuccio: palazzo della Campania a New York, 500mila euro annui di affitto, aperto da Antonio Bassolino nella prima metà degli anni 2000, poi chiuso da lui stesso nel 2008, nel momento della decadenza. Ma, a parte questo caso di grandeur tardoimperiale vesuviana, infinite spese extraterritoriali si sono moltiplicate in questi anni nell’Italia e in Europa: le Regioni che ora piangono per la manovra di Tremonti, si sono costruite tutte negli ultimi tempi almeno due sedi di rappresentanza fuori dai confini di competenza, a Roma e a Bruxelles. Costruite a suon di milioni di euro. Qualcuna ha aperto baracca anche a Milano, qualcun’altra, come Molise e Campania, vanta ben due sedi nella Capitale. Uffici che misurano fino a 800 metri quadrati e dove difficilmente lavorano più di dieci persone, con una straordinaria abbondanza di stagisti.
Ma partiamo proprio da Roma: la Calabria spende 11mila euro di affitto al mese a piazza Campitelli 3 per circa 450 metri quadrati di locali, dieci dipendenti. Ognuno di loro ha dunque a disposizione quasi un appartamento di 50 metri. «Palazzo del 1500», ci informano al telefono. A Bruxelles la Regione amministrata fino a due mesi fa da Agazio Loiero (ora al Pdl, con Giuseppe Scopelliti) spende 300mila euro l’anno di locazione. I calcoli se li è fatti in queste settimane l’assessore al Bilancio, Giacomo Mancini, e non è soddisfatto per niente: «La sede costa troppo e produce poco», conferma al Giornale.
Nella capitale belga Nichi Vendola, governatore della Puglia, ha deciso di puntare sull’acquisto. Grande cerimonia d’inaugurazione riferita dalle cronache, 8 ottobre 2009: 500 metri quadrati al quinto piano di rue du Trone 62, nel cuore del quartiere istituzionale. Tra acquisto e ristrutturazione, il locale è costato 2 milioni di euro più Iva. Pavimenti in pietra di Trani e boiserie in marmo della Murgia decorano gli interni. Dalla sede di Bari ci viene spiegato che questo grande spazio diventerà un polo di accoglienza «per tutta la comunità pugliese». Gli stagisti però non vengono pagati: «È possibile effettuare periodi di stage non retribuiti presso l’Ufficio per i Rapporti con le Istituzioni dell’Unione Europea della Regione Puglia», dice il bando del concorso. Anche l’Umbria propone stage a Bruxelles per ragazzi, a retribuzione zero.
Non manca naturalmente la sede pugliese romana, dieci dipendenti a via Barberini 36, dove alle 17.58 purtroppo non risponde nessuno. Nella stessa via si trovano gli uffici di rappresentanza capitolina dell’Emilia Romagna e dell’Umbria. Toscana, Umbria, Marche e Lazio occupano a Bruxelles la bellezza di 1800 metri quadrati nello stesso palazzo, a Rond Point Schuman 14, 12 milioni di euro di spesa complessiva. Il record della compravendita milionaria va però al Piemonte: 9 milioni 246mila euro. È stata proprio Mercedes Bresso a vendere una porzione del palazzo a Nichi Vendola. Alla fine il Piemonte ha recuperato qualche spicciolo. Ma in questi anni non ha speso poco a Roma: nel 2006 la Regione ha firmato un contratto di locazione per la sede di via Quattro Fontane 116 di 416.676 euro. Il vecchio ufficio di via Vicenza 7 veniva definito «non idoneo» in una nota tecnica della direzione patrimonio del 3 marzo 2006. Appena insediato alla presidenza del Piemonte, Roberto Cota ha deciso di disdire il contratto.
Il Molise è la regione più piccola d’Italia con i suoi 321mila abitanti, ma occupa due sedi a Roma: 4 milioni 100mila per i locali di via del Pozzetto 117 e 273.722,16 per l’ufficio più piccolo di via Nomentana. A via del Pozzetto ci spiegano al telefono che lavorano in 4. La minuscola regione si è lanciata nel mercato del mattone anche a Bruxelles: 1 milione 600mila euro. Alla fine del 2009 qui si è comprata l’ufficio anche la Regione Sicilia: 650 metri quadrati in una palazzina di rue Belliard 12. Costo: 2,6 milioni di euro. La Lombardia ha speso 3 milioni e mezzo di euro per 1800 metri quadrati, in parte ora affittati. A rue de Luxemburg 15 c’è la Liguria, 800 metri quadrati per un milione 350mila euro. La Campania in Belgio è in affitto: canone di 103mila euro, con 1 dirigente e 3 funzionari. Due sedi a Roma, una di proprietà in via Poli e un ufficio di relazione con il pubblico in via Ludovisi (100mila euro l’anno). La Calabria ha una sede anche a Milano, mentre per la Basilicata a Roma lavorano cinque persone in uno spazio di più di 400 metri quadrati, in via Nizza, «locali acquistati una ventina di anni fa a circa un miliardo e 200 milioni di lire». Ci spiegano di aver fatto «un affarone» dalla Regione Friuli Venezia Giulia, 600 metri quadrati comperati a piazza Colonna nell’86 a «non più di 700 milioni».

Quattro stanze le affittano alla Val d’Aosta: «Ci ripaghiamo tutte le spese». La Sardegna è in affitto sia a Roma (10 dipendenti) che a Bruxelles (4). In totale, sommandole tutte, si ottengono sedi regionali extraterritoriali per 15mila metri quadrati e più di 40 milioni di euro.

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