Per le case popolari 50 milioni

Il Comune vende alcuni immobili del patrimonio abitativo non destinato a finalità sociali e una parte dei soldi ricavati, circa 50 milioni di euro, li destina all’acquisto di alloggi popolari al patrimonio del Campidoglio. Sugli aspetti finanziari dell’operazione, realizzata con Banca Intesa e Citycorp, l’assessore al Bilancio Marco Causi ha sottolineato che «differisce in due aspetti sostanziali da analoghe operazioni realizzate dallo Stato». Prima di tutto gli immobili ceduti alla società veicolo sono circa 700 delle 1.400 unità di cui è in corso la vendita decisa dal consiglio comunale nel 2000. Unità su cui gli aventi diritto, in genere inquilini, hanno esercitato il diritto di opzione ed espresso la volontà di acquistare e sono pronti, dal prossimo mese, a procedere al rogito. Il secondo aspetto è che, secondo Causi «una parte del ricavato, circa 50 milioni di euro, è disponibile per acquisire nuovi alloggi sociali». Sulle prospettive della cartolarizzazione sociale l’assessore al Patrimonio Claudio Minelli dichiara che «quella di Roma è una esperienza pilota: cercare di dimostrare che è possibile un procedimento di alienazione patrimoniale rivoluzionando scopi, forme di tutela e metodi gestionali di cartolarizzazioni che per coloro che devono affrontare quotidianamente i problemi dell’emergenza abitativa, costituisce la bestia nera degli interventi pubblici».

«A Roma - ha aggiunto Minelli - la deliberazione 139/2001 sulla vendita del patrimonio disponibile ha guidato il provvedimento di cartolarizzazione sociale con caratteristiche peculiari: ogni vendita destina i ricavi all’edilizia popolare, anziani e famiglie a basso reddito sono tutelati potendo rimanere in affitto, sono stati applicati gli sconti di tutela e definite convenzioni con il sistema bancario». In questo modo, ha concluso Minelli, «entrano 50 milioni di euro che uniti ai precedenti fondi disponibili, per un totale di 85 milioni, permettono di concludere gli acquisti decisi e farne di nuovi».

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