Case popolari, il Pdl adesso chiede trasparenza

C’era da aspettarselo che la mossa di Raffaele Marra, capo dell’ufficio per le politiche abitative del Comune, avrebbe rinfocolato le polemiche sulla gestione delle Case Popolari. La denuncia presentata alla Procura di Roma ha messo in allarme i rappresentanti del centro-destra. Il primo a prendere la parola è Marco Visconti, presidente della commissione per le Politiche Abitative del Comune. «A Roma ci sono più di 35mila famiglie che attendono un alloggio popolare e quanto accaduto è un atto di una gravità assoluta - spiega Visconti -. Plaudo all’iniziativa di Marra che, con la sua attenzione e la volontà di combattere questo malcostume, ha contribuito a far emergere un problema che non può essere più tacitamente accettato. Auspico, quindi, per la tutela di tutti i romani, che la Procura faccia presto luce su questo episodio, riconducibile a una condotta poco trasparente dell’ex giunta Veltroni. L’epoca del clientelismo, che ha favorito “amici degli amici”, invece di garantire i diritti di tutti i cittadini, è finita».
Dello stesso tenore è la reazione di Dario Rossin, capogruppo del Pdl in Campidoglio. «La casa è un bene primario - commenta Rossin - ed è scandaloso che in passato si sia speculato sugli alloggi popolari, contravvenendo a ogni principio etico. Lo scandalo delle assegnazioni degli alloggi popolari è l’ennesima riprova che Roma aveva bisogno di una svolta. Quanto sta emergendo dalla verifica ha dell’incredibile. Si è giocato sulla vita delle persone, passando senza scrupolo alcuno sulle difficoltà della gente. Nella denuncia presentata da Marra si evince che era prassi comune assegnare gli alloggi su indicazioni politiche o addirittura ad personam. E bene ha fatto lo stesso Marra a rifiutare di firmare alcune pratiche sospette».
«Il segnale di trasparenza dell’attuale direttore - conclude il capogruppo del Pdl - deve far capire che la situazione in città è cambiata: l’arbitrarietà non appartiene alla politica che il Pdl porta avanti. Chiarezza, regolarità e legittimità: sono questi i principi che ci contraddistinguono e che vogliamo applicare per far luce su questo vero e proprio scandalo, che purtroppo è destinato a crescere».
«Il settore della casa è, per le sue caratteristiche, estremamente delicato - gli fa eco Alfredo Antoniozzi, assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative - e i cittadini meritano di avere assoluta trasparenza sul rispetto dei criteri di assegnazione.

È quindi necessario chiarire nel più breve tempo possibile le irregolarità rilevate dal direttore dell’ufficio per le Politiche abitative dopo aver esaminato le assegnazioni avvenute negli ultimi tempi. Restiamo in attesa dei risultati che scaturiranno dalle indagini».

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