Case troppo riscaldate Il controllo scatta soltanto su richiesta

Con più di 22 gradi si rischiano multe fino a 2.500 euro. Il Comune: «Già compiute 15mila verifiche. Chi ha dei dubbi ci chiami, obbligheremo l’amministratore di condominio a mettersi in regola»

Controlli sì, ma solo «su richiesta». I milanesi, al costo di 54 euro, possono prenotare la visita dei tecnici comunali perché verifichino se la temperatura in appartamento o in ufficio rispetta i ventidue gradi previsti dalla legge. Se così non fosse, ovviamente, l’assessorato all’Ambiente assicura che non scatterà la multa da 516,46 a 2.582,28 euro che colpisce chi viene «pescato» a sprecare energia. Vista la buona fede di chi ha richiesto il controllo, nel caso in cui la temperatura media risulti troppo alta i tecnici lo segnaleranno agli amministratori di condominio perché «regolarizzino» la situazione. Una specie di «cartellino giallo»: se ad un secondo controllo non sarà cambiato nulla, scatterà la pesante sanzione per il condominio. Una via di mezzo, dunque, rispetto alla richiesta di intensificare i controlli che il governatore Roberto Formigoni proprio due giorni fa ha rivolto a Comuni e Province, sostenendo che «finora si è agito sul versante del convincimento, ora bisogna agire anche su quello delle sanzioni». Ma l’assessore milanese all’Ambiente Domenico Zampaglione afferma che «faremo i controlli, ma senza volontà sanzionatorie e punitive nei confronti dei cittadini. Non ci saranno controlli a tappeto, ma verifiche a partire dagli esposti dei cittadini, senza i quali non abbiamo diritto ad introdurci nelle case a controllare. E sono tantissime, almeno dieci al giorno, le richieste di questo tipo. Si tratta di condòmini che, spesso mossi dalla spesa eccessiva per il riscaldamento, vogliono verificare se l’amministratore non lo stia tenendo troppo alto o se ci sia qualche guasto». Sono una trentina i tecnici incaricati di controllare gli impianti di riscaldamento in città, e 7-8 di questi a partire dai prossimi giorni saranno destinati proprio alla verifica della soglia massima di caldo consentita negli appartamenti e uffici (l’intervento si può richiedere contattando lo 02.88454346-7). «Con la Regione - assicura Zampaglione - condividiamo la strategia che sta mettendo in atto: abbiamo battuto strade parallele, che poi sono diventate le stesse».
Nuove regole invece per i controlli sulla corretta manutenzione degli impianti di riscaldamento: da quest’anno la visita dei tecnici non è più a pagamento, bisognerà soltanto pagare 7 euro per ritirare il bollino blu che certifica il buon funzionamento della caldaia. «Il Comune - riferisce l’assessore - ha in corso 15mila verifiche e ha ordinato la sostituzione delle quasi 400 caldaie alimentate fino all’anno scorso ancora a carbone e olio combustibile. Nel giro di due anni in città è stato sostituito il 65% degli impianti obsoleti, ed entro l’estate saranno tutti a norma. Proprio tra una decina di giorni firmeremo con un importante istituto bancario un accordo per sostenere la sostituzione delle vecchie caldaie inquinanti». E Zampaglione assicura che entro fine anno il metano raggiungerà anche le ultime zone che non sono ancora «allacciate» alla rete.


Da lunedì prossimo a domenica 29 le soluzioni adottate dal Comune contro lo smog saranno anche al centro di una mostra al Palazzo della Ragione, che ospiterà «La settimana dell’ambiente». Tutti i pomeriggi sono previste conversazioni a tema con i cittadini.

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