Case, vicino ai campi rom prezzi a picco

I prezzi delle case colano a picco se si trovano nelle vicinanze di campi nomadi o accampamenti rom abusivi. L’«effetto favelas» colpisce il mercato immobiliare milanese, con conseguenze rilevanti sia sulle costruzioni più recenti sia sugli stabili con più di 40 anni. La denuncia arriva dall’Osservatorio Immobiliare della Camera di commercio di Milano: a incidere sul valore di mercato sono diversi fattori, come la stanzialità dell’insediamento, la frequenza e il numero degli episodi di microcriminalità avvenuti nella zona. «Un fenomeno di svalutazione molto simile a quanto accaduto subito dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 - fa notare il presidente dell’Osservatorio, Giorgio Viganò -. Anche allora si registrarono perdite secche da settecentocinquanta a duemila euro per appartamento».

E mentre la «presenza ingombrante» degli insediamenti frena anche operazioni immobiliari di grande respiro (nuova Bovisa e Rogoredo), c’è chi, rassegnato, è disposto persino a «regalare» la propria casa affacciata sulla baraccopoli di via Triboniano.

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