
Francesco Zorgno, presidente di CleanBnB, primo operatore in Italia nella gestione degli immobli dedicati agli affitti brevi e presidente di Rescasa Confcommercio, racconta come a Milano si stia verificando un'inversione di tendenza nel mercato: "Da un lato continua a crescere il numero di viaggiatori, e quindi la domanda, ma parallelamente è cresciuto lo standard richiesto. Gli ospiti cercano strutture ricettive di alto livello: non intendo solo belle proprietà, ma servizi di qualità ovvero un certo sistema di prenotazione, gestione delle tariffe, accoglienza, pulizia". Il che si traduce nel fatto che moltissimi appartamenti di piccoli proprietari che li gestivano nel tempo libero, sono spariti dal mercato. Airbnb, per esempio, è diventata molto severa: se gli appartamenti non hanno recensioni molto alte, li oscura o li toglie dal circuito. A questo bisogna aggiungere che la nuova normativa, che impone l'identificazione degli ospiti, la presenza obbligatoria di estintori, il codice Cin, ha scoraggiato molti. Per dare un'idea ci sono a Milano quattro o cinque operatori che gestiscono tra i 100 e i 300 appartamenti l'uno. Ma perchè si sceglie un appartamento, piuttosto che l'albergo? "Chi lo sceglie è perchè ha determinate richieste - spiega Zorgno - come la coppia che vuole avere i suoi spazi, le famiglie con bambini piccoli o i gruppi che vogliono stare insieme, non per risparmiare. Chi deve dormire una notte continuerà ad andare in albergo, chi viene per una fiera o un evento, sceglierà l'appartamento perchè gli alberghi si riempiono in fretta".
I sindaci delle città turistiche, a partire da Beppe Sala, hanno fatto la guerra agli affitti brevi perchè c'è una grave carenza di alloggi. "Voglio sfatare un luogo comune - attacca il presidente -: chi ha una seconda casa tendenzialmente non si fida ad affittarla a lungo termine o magari la tiene libera per il figlio all'estero o per alte esigenze".
La dimostrazione? "Il numero di case vuote a Milano è 10 volte più alto del numero di case online - spiega Zorgno - Avendolo capito, il Comune è collaborativo con i gestori perchè gli affitti brevi di alto livello migliorano la vivibilità dei condomini che altrimenti sarebbero vuoti, dei quartieri, sia in centro che in periferia perchè si affitta su tutta la città e dei negozi di vicinato".